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Venerdì, 19 Aprile 2024
Altre Via della Cesarina

La Cesarina verso il rifacimento: “No a campo segregativo, riconvertire risorse per politiche sociali”

Adesione da parte di Yuri Bugli (PD) alla campagna dell'Associazione 21 Luglio #DiscriminareCosta: "Villaggio chiuda definitivamente per tutelare ospiti e cittadini"

Abbandonare il progetto di rifacimento del campo rom de La Cesarina: “villaggio attrezzato” che fino a qualche mese fa ospitava 137 persone, in vista dei lavori spostate in via Visso, la cui riqualificazione costerebbe alle casse del Comune ben 2 milioni di euro. Questa la richiesta dell’Associazione 21 Luglio che oggi ha lanciato la campagna #DiscriminareCosta chiedendo al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, un intervento diretto sulla questione affinchè si valuti l’alternativa di destinare quelle ingenti risorse economiche a veri progetti di inclusione e ai romani in emergenza abitativa.


All’iniziativa è arrivata anche l’adesione del Presidente della Commissione Politiche Sociali del Municipio III, Yuri Bugli: “Già in passato ho avuto modo di esprimere la mia opinione sulla vicenda trovando spesso unità di intenti con i promotori della campagna, in particolare nella valutazione dell'inutilità della riapertura dell'ennesimo campo segregativo, unito ad un cospicuo spreco di denaro pubblico che potrebbe essere meglio utilizzato un una politica sociale che coinvolga sia i rom sia i cittadini del Municipio in cui il villaggio insiste".


Il Democratico ha poi ricordato anche la posizione dell’intero Municipio: il parlamentino di Piazza Sempione, il 9 aprile scorso, ha infatti votato all'unanimità per la chiusura definitiva del villaggio, “il tutto – ha spiegato Bugli - in nome della tutela di quelle persone che nel villaggio vivono e di quelle che sono residenti nei quartieri che i campi ospitano".

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