rotate-mobile
Altre Via della Cesarina

Rom del campo Cesarina: “Comune non paga e ci staccano acqua”

Il campo nomadi di Cesarina è autorizzato dal comune, ma secondo il portavoce della comunità: Il Comune, affittuario del campo, non paga il proprietario"

Emil Costache, rappresentante della comunità rom del campo di Cesarina, si fa portavoce della protesta della sua gente: “Da due mesi viviamo senza acqua calda. Da oggi ci hanno staccato anche quella corrente, l'elettricità e i servizi di pulizia. Non ce la facciamo più a stare in questo degrado.”

Nel campo rom vivono circa 150 persone, di cui 83 minori.  Una cinquantina di loro, questa mattina, si sono riuniti in protesta davanti all'assessorato capitolino alle Politiche sociali per "chiedere all'amministrazione comunale di pagare per garantire i servizi essenziali". "Il nostro è un campo autorizzato - spiega Costache - in cui ci sono 83 minori che vanno a scuola. Stiamo protestando perché il Comune di Roma, affittuario del campo, non paga il proprietario, che di conseguenza da stamattina ci ha staccato tutti i servizi. Oggi non abbiamo mandato neanche i nostri figli a scuola perché in questo degrado non è possibile continuare a vivere normalmente".

Davanti alla sede dell'Assessorato di viale Manzoni sono 'accampate', infatti, anche donne e bambini. "Uno di loro, di una decina d'anni, espone un foglio di carta con su scritto un messaggio per il sindaco Gianni Alemanno, pieno di errori ortografici ma dal contenuto chiaro: "Caro sindaco siamo romeni della Cesarina. Questo campo non ha acqua calda, niente luce e bambini tutti sporchi. Maestra a scuola non vuole bambini sporchi. Come facciamo? Fai qualcosa per noi. Grazie".
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rom del campo Cesarina: “Comune non paga e ci staccano acqua”

RomaToday è in caricamento