Torrevecchia ha la sua Venere: il tronco scolpito porta la firma di Andrea Gandini
L'artista romano e la sua missione: dare dignità a uno scarto
Una Venere illuminerà Torrevecchia, Municipio XIV. La scultura greca è stata scolpita in un tronco di pino all’altezza di via Augusto Tebaldi. A firmare l’opera è Andrea Gandini, 21enne romano noto per le sue creazioni che sono sparse a macchia di leopardo nella Capitale. La fetta nord ovest della città, tranne un passaggio a Primavalle, finora non era stata battuta dall’artista, il quale ha ripetuto: “Il mio intervento diventa una lapide eretta in onore di quello che un tempo era un albero e quindi una forma di vita”.
La curiosità dei passanti
L’albero in questione era stato tagliato perché pericolante. Così Andrea Gandini non ha dovuto far altro che dare dignità a uno scarto. E il risultato è sicuramente riuscito: “Il lavoro è durato una settimana – ha commentato a RomaToday – e mi ha tenuto impegnato sei ore al giorno. Il tronco è alto circa un metro e ottanta, situato davanti a un bar. Spesso gli anziani, che giocavano a briscola, lasciavano le carte sul tavolo e mi osservavano”.
Alberone: tronco morto riportato in vita da Andrea Gandini
Le opere di Andrea Gandini
L’attività del ragazzo ha tracciato un segno nell’Urbe e lungo lo Stivale, realizzando lavori su commissione. Con una ricetta, semplice: prendere un tronco che ha smesso di crescere e dargli energia. Un percorso nato nel garage di casa, dove ha cominciato a scolpire il legno di recupero, utilizzando potature lasciate su viale Trastevere. Poi i passi successivi, con il concetto ampliato e diretto verso i tronchi presenti in strada.
Tronchi scolpiti a Prati Fiscali
I danneggiamenti dei vandali
Altro legno è in attesa di rifarsi il look - e che look - grazie all’arte di Andrea il quale, però, ha dovuto fare i conti con i vandali. Ignoti, infatti, si sono accaniti con un volto scolpito in via Cola di Rienzo, danneggiando naso e orecchie. Così, nei prosssimi giorni, dovrà restaurare la sua creazione. Ostacoli messi in conto ma che, di certo, lo non fermeranno.