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Torrevecchia Torrevecchia / Piazza di Santa Maria della Pietà

Santa Maria della Pietà: dopo l'annuncio dell'Ostello, "Zingaretti incontri il Comitato"

L'appello dei promotori della proposta di legge di iniziativa popolare per un confronto con il Presidente della Regione e il delegato al Giubileo straordinario, a due settimane dall'approvazione della delibera in consiglio comunale

In una nota stampa a firma dell'Associazione Ex Lavanderia viene definita come "la prima conquista successiva alla delibera approvata in Comune il 22 luglio sul riuso del Santa Maria della Pietà". Il giorno dopo l'annuncio del Presidente della Regione Lazio Zingaretti in merito al recupero di 120 posti letto all'interno dello storico complesso per il nuovo Ostello della Gioventù in occasione del Giubileo straordinario, i promotori della campagna "Si può fare" per l'uso pubblico dell'ex manicomio provinciale rinnovano l'appello per un incontro con la stessa Regione "prima della chiusura estiva, per definire il percorso unitario già avviato con il Comune, che garantisca che non sia presentato nessun piano generale senza la discussione democratica della proposta di legge firmata da 12.000 cittadini".

Sono passate infatti due settimane dall'approvazione in consiglio comunale della delibera per la valorizzazione dello storico complesso e da allora il Comitato "Si può fare!" e la Ex Lavanderia continuano a chiedere un incontro non solo col Presidente Zingaretti ma anche il Vicepresidente nonchè delegato al Giubileo straordinario Smeriglio per un confronto nel merito delle proposte contenute nella legge di iniziativa popolare, "che anche l’occasione per chiarire quanto dichiarato dalla Regione nella nota arrivata il giorno dopo l’approvazione della delibera, a proposito di un piano sul complesso che la Regione intende presentare a settembre" si legge nella nota.

I portavoce ricordano inoltre che la delibera comunale chiede il recupero dei 5 padiglioni originariamente destinati ad ostello, "che nel Giubileo del 2000 hanno offerto 400 posti e che non comporterebbero quindi una spesa, vista “la fatica di reperire le risorse”, per citare la nota. Al contrario si tratta di un recupero di investimenti fatti e poi non più sfruttati dopo la chiusura, oltre che essere un investimento con il recupero delle risorse attraverso gli affitti che dovrà versare chi si occuperà della gestione".

E a proposito dell'incontro sollecitato, aggiungevano recentemente: "è il solo modo per ribadire la scelta di un percorso unitario ad oggi fatta dalle Istituzioni Municipali e Comunali, chiedendo che la Regione faccia altrettanto imboccando la strada di scelte politiche trasparenti e condivise con i cittadini, come unica strada per ricostruire la politica" conclude la nota. 

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