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Torrevecchia: il centro commerciale naturale per rilanciare un territorio

Si estende a da via C.Castiglioni a Largo Donaggio e comprende 90 associati fra i punti vendita e i servizi artigianali locali. Il consorzio ha vinto il bando della Regione Lazio e già si vedo le prime iniziative

C’era una volta la via Torrevecchia, proliferata negli anni '60 dopo il boom economico, con l’estensione del tessuto urbano oltre le zone periferiche ammantate di verde. Una zona pullulatasi in breve tempo di palazzine basse, attraversate dalla via commerciale. Oggi, per gran parte della giornata la via Torrevecchia è ridotta ad un serpentone di lamiere, veicoli accodati a passo d’uomo ed ingorghi lungo le traverse laterali a scacchiera. Una strada di transito che collega i quartieri più periferici a zone più centrali come Boccea e Trionfale, unica via d’accesso verso il centro che, con l’aumento del traffico veicolare, si è andata congestionando sempre più.

Da circa 1 anno è scattata la voglia di riscatto da parte degli operatori commerciali che l’animano e che sono i primi a risentire della crisi economica dovuta alla concorrenza della grande distribuzione e alle pesanti ripercussioni del traffico caotico. Si sono riuniti tutti insieme, i commercianti di Torrevecchia, per costituire un unico “centro commerciale naturale”, ovvero il tessuto commerciale che si estende naturalmente lungo l’arteria, a differenza dei moderni centri commerciali artificiali costruiti in aree ad hoc.

Lo scopo è di “riqualificare il quartiere, nell’ultimo periodo abbandonato un po’ a se stesso”, spiega la presidente del centro commerciale naturale Torrevecchia , Eleonora Di Giacomo, titolare di un negozio di intimo ereditato da sua nonna, “diventato sempre più insicuro e invivibile. Oggi questa è diventata soprattutto una via di passaggio per le auto e a causa del traffico, della penuria di parcheggi e un pò delle bancarelle sui marciapiedi, non si riesce più a fare una passeggiata e a vivere il quartiere. Nel XIX Municipio, che conta circa 20mila abitanti, mancano le infrastrutture e le strade. Il centro commerciale naturale va da via C.Castiglioni a Largo Donaggio e comprende 90 associati fra i punti vendita e i servizi artigianali locali.”
 
I centri commerciali naturali da qualche anno sono la risposta all’attuale esigenza di rilancio della rete commerciale su strada e di una migliore vivibilità dei quartieri. Sono circa 16 nella capitale, quasi uno per municipio. Oltre a Torrevecchia, ce ne sono a Tor Pignattara, Centocelle, Tor Bella Monaca, Cinecittà, Colli Portuensi, Castro Pretorio e Labicano.

Riconosciuti dalla Regione Lazio tramite appositi bandi sono stati concessi i finanziamenti per rafforzare l’attrattività delle strade commerciali e migliorare i servizi a favore dei consumatori con opere di decoro urbano, attività socio-culturali, la promozione degli esercizi commerciali attraverso siti web, la realizzazione di vetrine e insegne luminose che rendano lo spazio del centro più omogeneo e riconoscibile ed infine il potenziamento dell’illuminazione pubblica.

Rivitalizzare dunque il tessuto urbano ed economico di un quartiere e rafforzare la competitività della piccola e media distribuzione, a dispetto dei megastore che vanno sempre più riempiendo gli ultimi spazi rimasti liberi della città. 

“Il nostro consorzio ha vinto il bando di concorso ed ha ottenuto il finanziamento di 249mila euro, stanziato presso il XIX Municipio per tutti gli eventi e le opere che attueremo”, prosegue la Di Giacomo. “Varie le attività di marketing finora proposte quali la promozione pubblicitaria durante il periodo dei saldi, la distribuzione di ovetti di cioccolata con il logo del consorzio durante il periodo pasquale. Altre iniziative sono in cantiere per il prossimo Natale, incluse attrattive culturali e d’intrattenimento come la musica live in piazza, allestimenti fuori dalle vetrine dei negozi, esibizioni legate ai singoli esercizi, come la sfilata per i negozi d’abbigliamento o dimostrazioni di attività artigianali per i laboratori di pasticceria o i fiorai ad esempio. Fra gli altri obiettivi che ci proponiamo: l’incentivazione della raccolta differenziata, l’installazione di più panchine lungo i marciapiedi, da abbellire con fioriere. Finora le poche iniziative attuate hanno incrementato un po’ le vendite contribuendo a riconquistare la clientela che va sempre un po’ vezzeggiata”.
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