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MonteMario Piazza di Santa Maria della Pietà, 5

Santa Maria della Pietà, nuovo incontro per ribadire la sua centralità urbana

Appuntamento domani 25 febbraio - ore 15,30 - presso la sala teatro del Padiglione 90. In settimana, intanto, si è svolta l'audizione in Regione sul riuso del complesso

Il Santa Maria della Pietà è “l’unica centralità urbana di Roma Capitale di proprietà completamente pubblica”. A ribadirlo è il minisindaco Alfredo Campagna, che si è affidato a Facebook per annunciare l’appuntamento (ore 15,30) in programma domani, 25 febbraio, presso la sala teatro del Padiglione 90.

INCONTRO - Durante l’incontro pubblico, promosso dal Comitato partecipativo Urban Center, sarà illustrata la proposta di legge regionale di iniziativa popolare (numero 304 del 2005) sull'utilizzo del complesso. Nell’occasione, verrà presentato il Libro Bianco (1996-2016): un ‘tomone’ redatto dal Comitato si può fare, in cui è stato raccolto lo storico delle azioni intraprese sulla vicenda relativa all’immobile. 

AUDIZIONE - Intanto, martedì 21 febbraio, si è svolta un'audizione presso la commissione Bilancio e Patrimonio della Regione sul Santa Maria della Pietà. L’occasione è servita per discutere, sostanzialmente, sul riuso e recupero dell'ex manicomio. Chiara Cavallaro, del Comitato Si può fare, ha commentato: “"La delibera approvata a dicembre dalla giunta regionale lascia la gestione del complesso al solo arbitrio della Asl Roma 1 partendo dal presupposto, scorretto, che solo 12 padiglioni su 37 siano di proprietà della Regione e che si possano ignorare le norme tecniche del Piano Regolatore. Con una certa cautela e perplessità che sono state accolte le aperture dell'assessora al Bilancio e Patrimonio, Alessandra Sartore. Infatti nel ribadire l’intento per una valorizzazione del complesso, pur prendendo atto delle diverse conclusioni in merito alla proprietà dei padiglioni, si è dichiarata disponibile a valutare le esigenze espresse dal Municipio XIV, il processo partecipativo, la necessità di salvaguardia del Parco e delle iniziative di imprenditoria sociale. Auspicando inoltre che sia possibile, nel prossimo mese, giungere alla apertura dell’Ostello”.

CRITICA - Quel giorno era presente anche Julian Colabello, consigliere Pd nel Quattordicesimo, che ha affermato sulla sua pagina Facebook: “Il Santa Maria è una cosa grande e complessa, non si può trattare come un oggetto di semplice propaganda. Errore fatto già in passato da molti e, oggi, ripetuto senza colpo ferire da quelli che dovevano cambiare tutto, dentro e fuori le istituzioni. Penso – ha specificato – che se ne debba discutere seriamente, cercando gli spazi nella delibera di Giunta regionale, per indirizzare almeno una parte del recupero dei padiglioni alla destinazione socio-culturale, di cui si parla nelle premesse della Delibera del 2015. Tutto questo si può ritrovare nel lavoro compiuto, negli ultimi tre anni, sulla progettazione di visione fatta con la Commissione Europea, relativa all’intera area che al contrario rischia di essere dispersa. A beneficio del M5S – ha rivelato – la documentazione a riguardo è stata mandata in pdf alla giunta del Municipio XIV, che però non si è mai degnata di rispondere. Perlomeno non potranno dire che gli hanno rubato i faldoni”.

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