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Primavalle Torrevecchia / Via Pietro Maffi, 10

Primavalle, "no alla chiusura del Galaxy": nasce un comitato in difesa del cinema

Il commento: "Evitare operazioni speculative"

Nessun foglio attaccato. Solo una saracinesca abbassata, di colore blu, che offre il fianco a via Pietro Maffi. Un’immagine che, a Primavalle, si ripete da questa estate. Il Galaxy “sembra debba chiudere i battenti”: l’ultimo cinema della borgata, a quanto pare, è ai titoli di coda. Sul suo futuro per adesso non c’è certezza. Tante le voci che si rincorrono nel quartiere circa un eventuale nuovo look (supermercato, fast food) ma per il momento non esiste nulla di concreto. L’unica cosa certa è che giovedì 28 settembre, alle 17, ci sarà una riunione dove si costituirà il comitato “per la rinascita del Galaxy”. Appuntamento in programma in via Michele Bonelli, nella sede decentrata di Unione inquilini.

Rilanciare il cinema

Renato Rizzo, uno dei punti di riferimento del sindacato capitolino che tutela gli interessi di locatari e assegnatari, ha spiegato: “Primavalle non può rinunciare a un edificio che rappresenta 50 anni di storia aggregativa”. Dopodiché ha evidenziato: “La nostra periferia ha urgenza e merita di potersi avvalere di questo punto di cultura, per questo chiediamo con forza che il Municipio, Comune e Regione trovino un accordo per giungere a una proposta fattiva che possa rilanciare il cinema”.

La storia

Il Galaxy rappresenta un simbolo del quartiere nonostante le difficoltà palesate negli ultimi anni: chiudeva per un periodo, soprattutto l’estate, poi tornava a proiettare le pellicole. Cosa, però, che non è capitata nelle scorse settimane. Il cinema, in origine, si chiamava Niagara, come ricordato dal gruppo Primavalle in rete, team che si occupa di raccogliere frammenti sulla storia di questo lembo del Quattordicesimo: “Aveva una sala grande e un palco. Dopo, durante la fase della crisi del cinema, ci fu un tentativo di trovare un accordo per far sviluppare all’interno del Niagara anche spazi teatrali-culturali, riservando delle serate ad hoc. A seguire è stato chiuso, fino alla ristrutturazione con l’avvento dei multisala”

"No a operazioni speculative"

Scorrendo indietro il libro della memoria, è emerso che Primavalle era ‘golosa’ di cinema. Per esempio, ne esisteva uno che ha cambiato nome più volte. Prima Sultano, poi Titanus infine Luxor. Si trovava tra via del Forte Braschi e piazza Clemente XI, dove adesso c’è un discount: fu vittima di un incendio. Inoltre, venivano proiettate pellicole cinematografiche “nelle scuole, nelle parrocchie di piazza Capecelatro e della stessa piazza Clemente XI. Addirittura, ci fu un tentativo di cinema all’aperto all’interno del parco Dominique Green in via Sant’Igino Papa, purtroppo senza successo”. Al momento, la borgata non ha più nulla. È necessario spostarsi in via Mattia Battistini per trovare il cinema più vicino. Da qui l’intenzione di creare un comitato. L’obiettivo è dare vita a un polo culturale in via Maffi, per non snaturare un luogo storico e “per scongiurare il pericolo che l’edificio possa essere oggetto di operazioni speculative a uso commerciale”.

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