Pioggia di calcinacci a Primavalle: "Cadono a pezzi le palazzine ATER"

Cadono letteralmente a pezzi le palazzine ATER di Primavalle. Già da tempo i cittadini segnalano a gran voce la fatiscenza di questi edifici che fanno parte del complesso di case popolari di proprietà dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale del Comune di Roma, sollecitando così un rapido intervento da parte delle istituzioni e chi di dovere. Alcuni episodi recenti hanno riportato l'attenzione su un problema che non può più aspettare, allarmando non poco gli stessi residenti che cominciano a temere anche per la loro incolumità, oltre che per le precarie condizioni di questi palazzi tra via Sant'Igino Papa e via Battistini.

"Una pioggia di calcinacci di cemento armato dal tetto delle palazzine di 5 piani". La denuncia del Comitato di quartiere XIV Municipio Roma risalente a pochi giorni fa. La struttura esterna delle palazzine sta lentamente ma costantemente cedendo. Complice anche il maltempo e la forte pioggia degli ultimi giorni (a dispetto della ormai avviata stagione estiva), nel pomeriggio dello scorso giovedì dalla palazzina D sono caduti davanti al portone d'ingresso dei pezzi di cemento armato "che potevano ferire o uccidere qualcuno", come tempestivamente riportato dal Comitato. Nella serata di venerdì, poi, altri calcinacci si sono staccati e caduti questa volta sopra un balcone puntellato del terzo piano per precipitare poi in un altro punto del vialetto che porta al portone dello stesso stabile.

A distanza di poche ore dal precedente intervento, i vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza l'area, ragione per la quale hanno preferito rimuovere direttamente alcuni mattoni della cortina superiore per evitare potessero venir giù da soli causando così eventuali spiacevoli (oltre che pericolose) conseguenze. Nessun danno grave nè ferito, fortunatamente, ma segnali inequivocabili a dimostrazione di una situazione da affrontare con consapevolezza e tempestività. Due cedimenti nell'arco di due giorni che vanno ad aggiungersi a un terzo episodio, quello dello scorso aprile, in cui altri detriti di una palazzina attigua dello stesso lotto si sono staccati colpendo un'automobile parcheggiata.

"Secondo noi andrebbero ristrutturate le palazzine del lotto che stanno tutte in condizioni simili. Speriamo non debba scapparci il morto o il ferito per far sbloccare i finanziamenti necessari all'ATER e alla Regione. Quanto bisogna ancora affidarsi alla fortuna prima che si stanzino i fondi per la messa in sicurezza di questa struttura? - ci si chiede tra le fila del Comitato, che aggiunge - "E' una situazione che danneggia non solo le famiglie che ci abitano, che rischiano di essere colpiti da pezzi di cemento che cadono da 15-20 metri, ma anche l'ATER stessa visto che più passa il tempo e più riparare i danni sarà oneroso".

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