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MonteMario Giustiniana / Piazza Nostra Signora di Guadalupe

Piazza Guadalupe, è guerra di "banchetto" (e permessi) tra M5S e PD

Entrambi i comitati elettorali si sono trovati ieri a dividere la stessa piazza, ma i militanti del PD sono risultati sprovvisti degli appositi permessi. Terranova: "un PD senza la L di legalità"

In campagna elettorale, si sa, non ci sono esclusioni di colpi e più si avvicina "l'ora x" (in questo caso, la data delle elezioni), più la corsa al comizio più convincente o alla piazza più strategica si fa sempre più accesa. E' in un clima come questo che ieri, nel quartiere di Monte Mario, si è consumata una curiosa vicenda tra i rappresentanti di due comitati elettorali, rispettivamente sostenitori di due candidati in lizza alla presidenza del Municipio XIV. Parliamo del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle.

Ieri mattina il comitato "grillino", dietro autorizzazione del gabinetto del Sindaco, ha allestito in Piazza Guadalupe un info-point, il banchetto informativo che è solito organizzare nel week end in molte zone e aree della città, per incontrare i cittadini e raccoglierne le problematiche. Al loro arrivo, però, la piazza era già occupata da alcuni candidati e militanti del PD, anche loro muniti di volantini, striscioni e cartelloni di propaganda. "Le autorizzazioni di Roma Capitale normalmente sono molto precise. Nella domanda è necessario indicare il luogo (via o piazza) in corrispondenza di un civico o di incrocio. Difficilmente ci è capitato di farlo insieme ad altri gruppi politici", ha dichiarato a riguardo Marco Terranova, candidato portavoce Presidente M5S al Municipio XIV. Proprio perchè insospettiti da questa strana coincidenza, gli attivisti sono andati così a chiedere spiegazioni direttamente ai loro "avversari" politici. "Siamo andati ad incontrarli e a chiedergli se anche essi avevano autorizzazione ad occupare la piazza. Alle risposte negative e arroganti di questi signori, abbiamo dovuto dare una risposta, telefonando ai vigili urbani del gruppo municipale che tempestivamente sono accorsi sul luogo e hanno verificato i permessi", continua Terranova. 

E i permessi, difatto, il comitato del Pd non li aveva. Così, tra gli animi sempre più accesi e alcuni scontri verbali, i suoi rappresentanti hanno abbandonato la piazza tanto contesa. "Il partito del PD non ha la "L" di legalità nel nostro municipio, quindi mentre al governo PD e PDL allegramente insieme, inseriscono volti già noti alla politica e alle cronache (per noi nere), il PD del nostro municipio passa direttamente al sistema dell'illegalità e delle scorciatoie e con una strafottenza e arroganza da padroni del territorio", conclude Terranova. (Per dovere di cronaca, riportiamo che abbiamo contattato anche l'altro comitato oggetto della vicenda, quello di Ignazio Marino, e siamo in attesa di una loro dichiarazione, ndr).  

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