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Ottavia Ottavia / Via della Palmarola

Programma urbanistico Palmarola - Lucchina: "Così si uccide un quartiere"

I cittadini si oppongono alla costruzione di abitazioni e locali commerciali che finirebbero "per rendere il quartiere ancora più invivibile". Pronta la battaglia durante l'incontro partecipativo

E' muro contro muro: cittadini del quartiere contro il Dipartimento all'Urbanistica e il programma Palmarola - Lucchina. "Il progetto prevede un mix integrato con funzioni residenziali, commerciali e servizi pubblici locali in modo da rendere la vita del quartiere completamente autosufficiente. L'area di intervento ha una superficie di 31 ettari e mezzo, collocate nel Municipio XIX, e le costruzioni, di 72 mila quadrati, saranno disposte in prossimità della viabilità esistente in modo da rendere possibile la fruizione degli spazi sia da parte dei nuovi insediati sia da parte di quelli confinanti". Questo è quanto si legge nella presentazione del "Programma urbanistico Palmarola - Lucchina". 

Per il comitato di quartiere, però, è tutto sbagliato. E domani, 5 marzo, giorno in cui il Comune ha fissato l'incontro, i cittadini sono pronti a "dirgliene quattro". Martedì 5 marzo infatti è previsto l'incontro pubblico, alle 17:00 presso l'ex scuola Elsa Morante, per discutere del progetto, alla presenza di Alemanno, Milioni, presidente di Municipio e Corsini, assessore all'urbanistica e alla mobilità.  "Quel progetto è la fine per il nostro quartiere", attacca Paola Saura, presidente del comitato Ottavia e Lucchina. "La viabilità a cui si fa cenno nel progetto - spiega - in realtà non esiste: l'unica strada è via Trionfale ed è sempre un caos assurdo". Costruire altri 72 mila metri quadrati sarebbe praticamente inutile, anche perchè "in passato sono stati inaugurati altri edifici che al momento sono ancora invenduti". 

Sulla stessa lunghezza d'onda, Riccardo Uleri, del comitato Lucchina. "Loro lo chiamano incontro partecipativo - fa notare - noi preferiamo chiamarlo informativo, dato che nella realtà non ci hanno fatto partecipare ad un bel niente". Insomma tutto è stato deciso dal Comune e dal Dipartimento Urbanistica che "hanno spesso provato a fare i furbi", attaccano i comitati. Un regolamento comunale, del 2008, stabilisce che l'assemblea partecipativa sia obbligatoria nel caso in cui i cittadini ne facciano richiesta, entro trenta giorni dalla pubblicazione del progetto.

"Molto furbescamente il programma urbanistico Palmarola - Lucchina è stato presentato il 3 agosto: un periodo festivo in cui si credeva i cittadini non avrebbero presentato richiesta di assemblea", spiega Uleri. Invece, "abbiamo sommerso il Dipartimento di fax e allora sono stati costretti a tenere questo incontro pubblico". Incontro che appunto si terrà domani e in cui i cittadini sono pronti a fare sentire la propria voce e le proprie rimostranze. 

"Prima di tutto contenstiamo l'idea di costruire in un'area verde destinata al servizio pubblico", anticipa Riccardo Uleri. La zona scelta, infatti, non è un ambito di riserva, in cui quindi è possibile costruire in base al piano di compensazione, ma è "un'area che deve restare a disposizione del cittadino". Nel progetto poi si parla "di una viabilità che in realta non esiste: portare altri mille e seicento abitanti in un quartiere povero come il nostro significherebbe scrivere la parola fine" - dice un amaro Uleri - che poi conclude "gli oneri ricavati dalle società che si occupano dei vari progetti non vengono mai reinvestiti nel quartiere. Basti pensieri che oggi noi, nel 2013,  siamo fermi ancora agli anni settanta". 

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