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Venerdì, 19 Aprile 2024
MonteMario Primavalle / Via Cremolino, 141

Municipio XIV, l'isola ecologica che non c'è: ai comitati il compito di trovarla

L'idea nata al termine dell'incontro organizzato all'Auxilium: un pool farà quadrato e stilerà le proposte di siti alternativi da presentare al Quattordicesimo

Tutto è iniziato alla fine. Ossia al termine dell'incontro organizzato dal Municipio XIV, ieri 21 marzo, all'Auxilium, sulle isole ecologiche e il loro eventuale approdo. Secondo quanto appreso, i rappresentanti di alcuni comitati (Selva Candida, Ponderano, Valle Santa, N.A.R.N.O. e Oasi Riserva Grande) hanno raggiunto una prima intesa: troviamoci e valutiamo, insieme, delle proposte su siti alternativi da presentare in via Mattia Battistini. Già, perché quelli passati in rassegna in via Cremolino non avevano nulla di nuovo, in quanto erano i cinque già presenti nella delibera Tronca: via Grezzago, via Villa del Bosco, viale Giardini di Ottavia, via Trino-via Tricerro, via della Riserva Grande.

L'appuntamento, per presentare le finalità e i vantaggi offerti dall’utilizzo delle isole ecologiche, è cominciato alle 18,30. Chi doveva illustrare le slides, però, "è arrivato un'ora dopo". Nonostante i diversi i posti vuoti ("è stato un peccato") l'Amministrazione - insieme ai referenti di Ama - ha voluto condividere, insieme ai cittadini, i luoghi candidati "a ospitare queste strutture".

Al tal proposito Paolo De Laurentiis, consigliere dei Cinque Stelle e presidente della commissione Ambiente di Monte Mario, ha illustrato i passi fatti e quelli che verranno percorsi. E a Roma Today ha sottolineato: “Come maggioranza M5S abbiamo valutato ogni aspetto relativo ai siti indicati dalla delibera Tronca. A tal fine, abbiamo chiesto la documentazione necessaria e ulteriori elementi conoscitivi all’ufficio tecnico. Secondo quanto emerso dalle carte, per tre di essi sono state riscontrate criticità che valuteremo in commissione Ambiente con le opposizioni. Per due siti, invece, non risulterebbero vincoli. Il passo successivo, in Commissione, sarà quello di individuare ulteriori siti, con il contributo della cittadinanza”.

Ma non sono state tutte rose e fiori. Valentina Moscatelli (presidente del Comitato Valle Santa) ha riferito: "Né da Municipio né da Ama sono arrivate proposte alternative. Anzi, hanno invitato i Comitati ad avanzare suggerimenti su altre possibili aree. Siamo propensi  alle isole ecologiche, per carità, ma non dove sostengono loro, perché in quei siti già ci sono progetti in essere. Nel comparto via Trino-via Tricerro c'è uno spazio verde dove dovrebbe sorgere un parco giochi. Su via Villa del Bosco è in cantiere, su carta, una scuola media".

Luigi Cattivelli, vicepresidente del Comitato Selva Candida, ha puntato il dito sulla scarsa partecipazione: “C’erano pochi cittadini. Di questa cosa ne ho parlato con il tabaccaio, che mi ha risposto 'non avete esposto i manifesti'. Io gli ho ricordato che l'evento era organizzato dal Municipio e lui ha continuato, 'sì ma non c'erano i manifesti'. Quello che intendo dire – ha aggiunto – è che le comunicazioni su Facebook, o sul sito, non raggiungono non tutta la popolazione. Ciò potrebbe spiegare in parte, o in buona parte, la scarsa affluenza. Chi ha illustrato i progetti – ha insistito – lo ha fatto in maniera superficiale. Nel frattempo Ama non ha proceduto a richiedere l'assegnazione dei siti, aspetta un pronunciamento deciso da parte di Comune e Municipio. Intanto abbiamo lanciato l'idea, con gli altri Comitati, di vederci e presentare le nostre valutazioni sui siti alternativi. Ovviamente, chi amministra faccia lo stesso e mostri le sue carte".

A completare il cerchio sono arrivate le parole di Giuseppe Strazzera (Comitato N.A.R.N.O.)"La questione non sta nel fatto che tutti dicono di aver necessità delle isole ecologiche e poi non le vogliono sotto casa. Il problema delle aree scelte per realizzare le nuove isole è prettamente urbanistico. Tutte le aree ricadono all'interno di strumenti urbanistici creati per risanare la periferia, quali Zone "O" e Programma di recupero urbano - articolo 11 legge 493/1993 - nei quali sono stati previsti servizi essenziali, attualmente assenti in periferia. L'eventuale variazione della destinazione urbanistica indicata dagli strumenti – ha terminato – comporterebbe da parte del territorio la loro rinuncia a vederli realizzati. Suggeriamo, quindi, di ricercare le aree per le isole ecologiche in strumenti urbanistici diversi, uno su tutti il Piano regolatore generale”.

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