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Monte Mario Selva Candida / Via Santi Audiface ed Abacuc

Selva Candida, 200 mila euro in più per il cantiere della scuola. "Tutto ha rischiato di saltare"

Proseguono a ritmo sostenuto i lavori per la scuola elementare di via Santi Audiface e Abacuc. Montanari racconta "l'intoppo" dell'intervento per l'integrazione delle misure di sicurezza in fatto di terremoto

Continuano i lavori per la scuola elementare di Selva Candida, il cantiere atteso oltre 30 anni e partito finalmente la scorsa estate grazie allo sblocco dei vincoli del patto di stabilità. Il Municipio XIV prosegue a monitorare costantemente l'andamento dei lavori e tra sopralluoghi e un preciso cronoprogramma da rispettare, sembrano essere tutte positive le notizie e i riscontri che arrivano dal cantiere di via Santi Audiface e Abacuc.

Nella giornata di ieri si è svolta un'altra seduta congiunta delle Commissioni Lavori Pubblici e Scuola municipali. Da parte loro i tecnici del Dipartimento hanno confermato il regolare svolgimento dei lavori che, procedendo a questo ritmo sostenuto, potrebbero vedere terminato già a luglio "lo scheletro" dell'edificio e consegnare invece a settembre 2016 la scuola ultimata.

Ma non sono tutte rose e fiori. Il consigliere Andrea Montanari (Lista Civica Marino) ha pubblicato ieri un video nel quale racconta una vicenda che ha rischiato di compromettere la realizzazione dell'intera opera. "Ci eravamo accorti all'inizio che il cantiere andava un po' a rilento. Abbiamo scoperto perchè" racconta Montanari. Così come riportato dal capogruppo, il Genio civile (nello svolgimento dei suoi compiti di controllo, monitoraggio e sovrintendenza sulle opere pubbliche anche a livello locale, ndr) ha richiesto una integrazione circa le misure di prevenzione in fatto di terremoti. A quanto pare, a suo tempo il livello sismico di quell'area non era stato valutato correttamente. 

Sul terreno sono stati quindi installati 130 pali della lunghezza di circa 18 metri. Un intervento che ha generato la spesa di altri 200 mila euro rispetto ai fondi sbloccati e destinati alla realizzazione dell'opera. "Grazie ai lavori dei tecnici e della ditta che si è resa disponibile  i lavori sono potuti andare avanti - racconta Montanari - la cosa incredibile è che se le due parti non avessero trovato il giusto compromesso praticamente sarebbe saltato tutto prima ancora di iniziare".

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