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Venerdì, 19 Aprile 2024
Monte Mario Valle Aurelia / Via della Pineta Sacchetti

Parco del Pineto, "basta emergenze". Tavolo partecipativo tra istituzioni, associazioni e cittadini

Sarà la priorità dell'Assessore Errani a partire da settembre: un confronto per chiarire esigenze e competenze di tutti. E poi riqualificazione: tante idee, dalla fattoria didattica all'osservatorio ambientale

Un tavolo partecipativo tra istituzioni, associazioni e cittadini. E' questo quello che serve secondo l'Assessore all'Ambiente del Municipio XIV Ivan Errani per la riqualificazione del Parco del Pineto. Un'occasione di incontro e dialogo che sia "scevra da ogni ideologia e che consideri il Parco per quel che è ora: un polmone verde in difficoltà, deturpato dalla maleducazione e sede di attività che poco hanno a che fare con la salvaguardia del luogo". Il riferimento è soprattutto alle incivili condizioni nella quali la preziosa area verde viene lasciata quasi ogni fine settimana dopo i rumorosi e "ingombranti" bagordi di alcuni ritrovi domenicali, ma non solo.

"In questi giorni d’estate in cui il parco è vissuto da migliaia di cittadini, salta all’occhio il fallimento delle politiche di gestione che finora si sono 
susseguite: né la sola salvaguardia né tantomeno la linea dura e pura della mano pesante delle destre hanno risolto il problema della cura e valorizzazione del polmone verde di Roma Nord gestito da Roma Natura
", spiega Errani che vede in una strategia globale di fruizione dell’area l'unica soluzione per restituire davvero ai cittadini un'area verde preziosa e rigogliosa così come era un tempo. 

Sono tante le proposte che possono essere messe sul tavolo e il giovane amministratore locale ne lancia alcune: dai percorsi guidati ai sistemi di valorizzazione dell’esistente più in generale, come ad esempio una fattoria didattica comunale, la ripiantumazione dei pini, il rispetto del piano d’assetto. E ancora, la creazione di un percorso fitness in armonia con la flora, la creazione di un programma di visite guidate aperte alla cittadinanza gestite dalla mano pubblica, piuttosto che l'istituzione di un osservatorio ambientale.

"La storia secondo la quale è solo lo sgombero o l’uso della forza che risolve le cose è falsa e sbugiardata dai fatti: più un’area è fruita, più si 
allontanano malintenzionati e degrado
. Un esempio? Il parco lineare ciclopedonale, non mi stupirei se dal momento della sua apertura fossero calati i reati di furto nelle abitazioni che affacciano sul percorso
" continua Errani che per il mese di settembre fissa già la sua priorità, un tavolo di confronto tra Regione Lazio, Roma Natura, Roma Capitale, i Municipi XIV e XIII ma soprattutto i cittadini, affinché si chiariscano una volta per tutte le competenze, le necessità e le esigenze di tutti.

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