La parola d’ordine è rinascita. Il Fontanile di Pio IX, sorto nel 1866 per consentire l’approvvigionamento idrico della borgata di Sant’Onofrio, versa in condizioni di degrado da tempo immemore. Le immagini pubblicate da RomaToday il 3 aprile furono eloquenti. L’area, che si trova in basso rispetto alla via Trionfale, è invasa da erba alta, rifiuti, bottiglie di vetro e cartoni di vino mentre il Fontanile è utilizzato come giaciglio di fortuna per chi non ha un tetto sotto cui dormire. La problematica è stata affrontata ieri 16 aprile dalla commissione cultura capitolina, presieduta da Eleonora Guadagno, consigliera del M5S. Commissione che, va detto, è stata convocata nell’Aula del Municipio XIV. Tra i punti salienti della giornata, uno su tutti è stato ribadito: la necessità di restaurare il monumento. Il Fontanile di Pio IX, infatti, ancora oggi suscita interesse nei cittadini, nelle associazioni di quartiere, nei comitati locai ma anche con i pellegrini che percorrono la via Francigena. 

Progetto partecipato per il Fontanile di Pio IX

Che fare, quindi? Alessandro Volpi, consigliere pentastellato di Monte Mario, ha riferito il resoconto dei contributi emersi alla fine del tavolo: “La presidente Guadagno ha concluso la commissione impegnandosi nel richiedere fondi per l’avvio di una progettazione partecipata per il restauro del Fontanile. Questo progetto, che sarà condiviso con i cittadini interessati, porterà alla redazione di una scheda tecnica di intervento, di cui sarà chiesto il finanziamento nel più breve tempo possibile. A volte per ottener dei risultati concreti serve un duro lavoro e molto tempo – ha chiarito – ma continueremo a impegnarci quotidianamente fino al completo restauro di un monumento che merita di essere reinserito nel tessuto urbano del nostro Municipio”.

Il recupero del Fontanile di Pio IX

Il recupero del Fontanile di Pio IX, peraltro, è uno dei punti che il M5S ha da sempre tenuto in considerazione. E sui cui si è impegnato a trovare una soluzione: “Sin dal nostro insediamento abbiamo cercato di reperire fondi per il suo restauro – ha continuato Volpi – purtroppo ci siamo scontrati, come succede frequentemente, con problematiche di carattere burocratico. Il Fontanile non è mai stato preso in carico da nessun dipartimento comunale e, di fatto, nessuno ha operato una sua ordinaria manutenzione, né è titolare per farlo. Una situazione che abbiamo appurato dopo alcune note al dipartimento Patrimonio, sviluppo e valorizzazione. Abbiamo quindi richiesto l’intervento da parte del Comune, per cercare di sbloccare la situazione”.