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Assistenza disabili scuole, genitori sul piede di guerra: arriva la diffida

Il documento letto in Consiglio. La denuncia: "Impedita la continuità assistenziale". In settimana l'incontro con il minisindaco Campagna e l'assessore Maggi per trovare la quadra

Il bando sull’assistenza disabili nelle scuole non piace. Lo denuncia il consigliere Pd, Alessio Cecera e lo ripete una mamma in Aula il giorno della discussione del Bilancio. Laura Fois, il 25 novembre, prende parola e legge la diffida che ha vari destinatari: la sindaca Virginia Raggi, il presidente Alfredo Campagna, l’assessore locale alle Politiche sociali, Andrea Maggi, la direzione del Municipio XIV e la direzione socio-educativa.

All’interno del parlamentino ci sono altre mamme, che fanno parte del comitato ‘Genitori in lotta’. Nella missiva emerge “una grave criticità dell’avviso pubblicato e della procedura di gara ristretta che il Municipio sembrerebbe intenzionato a svolgere all’esito della manifestazione di interesse (entro il 6 dicembre)”.

In pratica, la suddivisione degli istituti scolastici in diversi lotti (cinque) e il sorteggio tra gli operatori che parteciperebbero alla gara per lotti separati “con tutta probabilità impedirà alle cooperative, che da anni, stanno assicurando il servizio a ciascun singolo disabile, di rendersi aggiudicatarie del lotto” nel quale è compreso l’istituto frequentato dal minore.

Una situazione, questa, che per i genitori porterà a una conseguenza: sarà impedita “la continuità assistenziale”. Poiché c’è un presupposto, ossia il servizio Aec (Assistenza educativa culturale) deve essere reso “sempre dallo stesso operatore che lo segue da anni”. 

Infine l’attacco: “Il meccanismo dei lotti congegnati dal Municipio XIV e il sorteggio tra le cooperative che avranno manifestato interesse, costituisce un grave attentato al principio della continuità assistenziale da garantire al singolo minore disabile”. 

Mercoledì, secondo quanto appreso da Roma Today, nel pomeriggio una delegazione di genitori incontrerà sia il minisindaco Campagna che l’assessore Maggi. L’occasione servirà per trovare una quadra, anche perché le madri e i padri di questi ragazzi sono sul piede di guerra: “In difetto non potrà che riservarsi ogni azione e ragione in via giudiziaria”.

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