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Martedì, 30 Aprile 2024
MonteMario Torrevecchia / Piazza di Santa Maria della Pietà, 5

Monte Mario, superamento campo rom: M5S vota compatto ma è consiglio flop

Tante poltroncine vuote. Via alla diretta Facebook dei lavori in Aula

La partecipazione, ieri 23 ottobre, assomigliava tanto alla sora Camilla, quella che "tutti la vogliono e nessuno la piglia". Già, perché il Consiglio tematico sulla baraccopoli di via Cesare Lombroso ha registrato tra il pubblico molte sedie vuote e un paio di striscioni di protesta (firmati Fratelli d’Italia e Fronte della Gioventù). La poca affluenza - vista l'importanza del tema - è stata amplificata dalla sala teatro che ospitava la discussione, allestita nel padiglione 90 del Santa Maria della Pietà. Il resto della storia ha visto il M5S votare compatto e le opposizioni - chi per un verso, chi per un altro - tirare le orecchie all’Amministrazione. Nel menù la novità del giorno è stata la diretta Facebook dei lavori.

Superamento campo rom: le polemiche

L’unica che poteva offrire spiegazioni tecniche sul piano rom era Monica Rossi, la consulente giunta come esponente del Gabinetto del sindaco. Però una serie di circostanze hanno messo il bastone tra le ruote. Innanzitutto, una regola non scritta del Municipio XIV, ovvero cominciare il Consiglio in ritardo. Trascorsa una mezzora, tutto sembrava procedere verso i giusti i binari ma l’assemblea è stata interrotta dai manifesti sorretti da alcuni giovani di destra, che si sono posizionati su ambo i lati della sala. Da una parte si leggeva “Sicurezza, legalità: basta campi rom!” e dall’altra “campo rom a Cinque Stelle”. Nel mezzo è spuntato un megafono e il coro “in ogni piazza, in ogni quartiere, contro il sistema, contro il potere”. A qualcuno è sembrato di essere ritornato agli anni scanzonati del liceo.

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Un osservatorio sui roghi tossici

Finalmente, la ‘palla’ è arrivata alla dottoressa Rossi, la quale ha subito fatto notare che era trascorsa un’ora e che di lì a poco doveva recarsi altrove, per un impegno istituzionale. In primis, ha riferito: “Mi riprometto di ritornare, su invito del presidente Alfredo Campagna e dell’assessore Andrea Maggi, per spiegare nel dettaglio il piano”. Quindi è entrata nel merito dei roghi tossici: “Il campo di via Cesare Lombroso, probabilmente, sarà il quarto che entrerà nel piano rom (gli altri sono Camping River, Barbuta e la Monachina). Stiamo predisponendo un protocollo di intesa con Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale ) e il dipartimento di ingegneria civile, edile, ambientale della Sapienza perché un osservatorio sui roghi tossici non può non avere dentro degli elementi scientifici”. A quel punto si sono scatenati i rimbrotti da una parte del pubblico che hanno interrotto Monica Rossi. Chiusa la caciara, Rossi ha lasciato la sala. Sala che, va notato, era praticamente deserta al momento del voto finale.

"La situazione è colma"

Venendo alla discussione politica, sul fronte della minoranza, Fratelli d’Italia, nella mozione presentata, ha chiesto di valutare, “in materia di roghi tossici” la possibilità dell’impiego di forze armate in operazioni di sicurezza e controllo per tutelare le popolazioni residenti e l’integrità ambientale. Così il consigliere Mauro Ferri: “La situazione è colma. Dispiace che la richiesta di questo Consiglio venga evasa dopo circa quattro mesi". Alberto Mariani, capogruppo FdI, ha aggiunto un elemento in più: la struttura abusiva adiacente al campo. Il suo atto, che ne chiedeva la demolizione, e’ stato bocciato.  Il consigliere Stefano Oddo, nell’interpellanza riguardante il mercatino abusivo, ha evidenziato: “Risulta, in orari diversi dai controlli effettuati la domenica, che il mercatino venga aperto. Torno a chiederne la chiusura”. Il presidente del Quattordicesimo, Alfredo Campagna, a tal proposito ha risposto: “Il mercatino all’interno del campo, da quando è stato chiuso, non è stato più riaperto. Quello che è successo, nelle due settimane centrali di agosto, un po’ per carenza di personale della polizia locale, un po’ perché l’incendio alla pineta di Castel Fusano ha portato via risorse dai Municipi, è che è venuto meno il controllo esterno al campo. Si tratta di un episodio ridotto" (a RomaToday, per la cronaca, risulta anche un episodio a settembre).

La commissione parlamentare speciale di inchiesta

Massimiliano Pirandola, consigliere del Movimento Nazionale per la Sovranità, ha ricordato: “Esiste una commissione parlamentare speciale di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado della città e delle loro periferie. Il campo di via Lombroso deve essere inserito tra i luoghi che la commissione visiterà il 7 novembre”. Valerio Barletta, capogruppo Pd, ha invece segnalato: “Credo che nel desiderio di tutti ci fosse quello di arrivare a un atto, un documento del Municipio XIV, che potesse dare forza al presidente Campagna. Sul tema, un atto collettivo era necessario. Non è stato così, basta con i personalismi. Dopo un anno e mezzo i vostri lavori non si vedono. Noi riuscimmo a chiudere il mercatino per otto mesi e per sette settimane il campo, in via sperimentale. Qualsiasi azione vorrete riprendere per continuare a tenere la linea dura rispetto alla presenza delle forze dell’ordine, noi come Pd ci staremo. Qualsiasi atto che proporrete per chiedere al Campidoglio di finanziare gli straordinari della polizia locale, noi ci saremo”.

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Movimento Cinque Stelle fedele alla linea

Il Movimento Cinque Stelle, da par sua, ha presentato tre atti. Nel primo, come precisato dal consigliere Alessandro Volpi, si è impegnato il presidente e la giunta “ad assicurare l’attività di vigilanza preventiva già intrapresa da parte della polizia municipale e delle altre forze dell’ordine per garantire l’impedimento delle attività mercatale abusiva in via Cesare Lombroso fino al superamento definitivo del campo". Il secondo di “accelerare i tempi dell’inserimento del campo di via Cesare Lombroso nell’iter necessario a un suo pronto superamento”. Inoltre, di avviare fin da subito “un intervento efficiente, efficace e costante volto a garantire la massima sicurezza per gli abitanti della zona limitrofa al campo rom di via Cesare Lombroso, con l’ausilio di tutte le forze dell’ordine che operano nel territorio per assicurare la prevenzione di ogni forma di illegalità" e di problemi di ordine pubblico, all’interno e all’esterno del campo”. Infine, la volontà è di richiedere all'agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio, “il monitoraggio della qualità dell’aria, da eseguire periodicamente in prossimità del campo di via Cesare Lombroso” e di avanzare, formalmente, alla Polizia locale, all'agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio e ad Ama, ognuno per la parte di propria competenza, “il controllo dell’eventuale livello di inquinamento del suolo e del sottosuolo”. I cittadini, al termine di questi passaggi, dovranno essere informati sui dati ottenuti. A chiudere Paolo De Laurentiis, sempre del M5S: “Per oltre 20 anni siamo stati presi in giro da tante promesse e il campo è ancora lì. Perché? Perché il superamento avviene con una strategia, non con bandiere o striscioni. Una strategia che comporta fasi e che ha diverse aree tematiche, con interventi rapidi e pianificati”.

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