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Martedì, 19 Marzo 2024
MonteMario Selva Candida / Via Lidia Bianchi

A riveder le #stradenuove, da Primavalle a Selva Nera è uno slalom tra le buche

Nel 2014 il M5S lanciava la campagna: "Adotta una buca"

“Porta il canotto Virginia Raggi, ci facciamo un bagno” ha esclamato un residente di Selva Nera, per segnalare la pozza (con buca) in via Domenico Montagnana. Un altro, per definire la Casal del Marmo, ha giocato di sintesi: “Qui è Baghdad”. Le strade del Municipio XIV stanno palesando le proprie lacune. Qualcuno, sui social, ha provato a schivare la realtà commentando “ma prima non c’erano le buche?”. Ma la difesa di ufficio ha retto poco, al pari di buona parte dell’asfalto del territorio attualmente governato dai Cinque Stelle. E non mancano le critiche, come quelle lanciate da Alberto Mariani, capogruppo locale di Fratelli d’Italia: “La situazione cittadina è disastrosa. Nel Quattordicesimo problemi sussistono passando per la Pineta Sacchetti, Battistini o per via Damiano Chiesa, alla Balduina. Gli sbalzi climatici hanno colpito un manto stradale già provato. Negli ultimi dieci giorni ho ricevuto segnalazioni di cittadini che si lamentavano per aver bucato le ruote delle auto o degli scooter”.

Slalom tra le buche

Situazioni da mani nei capelli sono state denunciate in piazza Clemente XI, a Primavalle. Ma anche lungo via dei Monti di Primavalle fino all’incrocio con via Mattia Battistini: qui i crateri hanno preso casa. Meglio non va a Selva Nera, in via Lidia Bianchi, dove tra l’altro passano i mezzi pubblici. Stesso dicasi per via Tina Lorenzoni, via della Riserva Grande, via Trionfale (oggi 7 marzo venivano tappati alcuni 'fori' stradali), via di Selva Candida e via Casal del Marmo. L’elenco, tra l’altro, non è esaurito qui. Alessandro Montanari, presidente dell’associazione Fare XIV, ha raccolto una sfilza di richieste di interventi che, nel giro di 24 ore, si tramuteranno in una lettera che verrà indirizzata agli organi competenti. Nella lista compaiono - oltre alle zone citate in precedenza - Ottavia, Monte Mario, Valle Santa, La Storta.

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Il piano Marshall

Dal Campidoglio, intanto, è previsto un “piano Marshall” per le strade di competenza dei Municipi. Margherita Gatta, assessora ai Lavori pubblici, in un post su Facebook ha riferito: “A causa di una totale assenza di manutenzione da parte delle precedenti Amministrazioni, neve, ghiaccio e piogge hanno messo a dura prova le nostre strade. Per questo la sindaca Virginia Raggi ha scritto a tutti i presidenti di Municipio chiedendo di comunicare, entro domani (oggi, ndr), l’ammontare dei fondi a loro disposizione per la manutenzione stradale, gli interventi già effettuati, quelli programmati e l’elenco dei lavori più urgenti. Sulla base di questo dettagliato report, si valuteranno eventuali ulteriori stanziamenti di fondi da assegnare alle strutture territoriali"

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"Basta con i proclami"

La soluzione indicata, però, non è che ha accontentato tutti. Per esempio Alessio Cecera, consigliere di minoranza del Partito democratico, ha notato: “Facciano meno proclami e chiedano agli uffici di spendere bene i fondi a disposizione per la manutenzione stradale, che ci sono e possono essere sufficienti per far fronte alle emergenze. La situazione è paradossale: alle denunce dei cittadini che da due settimane postano ininterrottamente foto di strade devastate, i Cinque Stelle rispondono che le buche c'erano pure prima e che vanno segnalate allo 060606. Allora sostituiamo il Municipio con un call center, tanto è uguale”.

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Riparare le strade ammalorate

Entrando nel dettaglio, l’esponente democrat ha indicato: “Il Municipio ha un centro di costo, dentro cui ci sono i denari utili per le riparazioni sulle sedi stradali, per la manutenzione ordinaria. In quel centro di costo, da anni, sono state accorpate anche le risorse per riparare le strade private aperte a pubblico transito, in particolare quelle dove passano gli autobus. Non si capisce come mai quei fondi non vengano utilizzati, in via straordinaria, per un piano di riparazione complessiva delle sedi stradali più ammalorate. Per quello che mi compete, in commissione Qualità della vita ho proposto di fornire una linea di indirizzo all'assessore, in modo tale da garantire la priorità assoluta alle strade dove passano i mezzi pubblici”

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Quando il M5S diceva: "Adotta una buca"

Tirate le somme, i Cinque Stelle hanno l’onere e l’onore di tracciare un solco netto per scacciare il passato e lasciare i segni di un cambiamento. Però si sa, quando si è al governo non c’è troppo tempo per l’ironia sferzante. Cosa che, invece, andava di moda nel 2014, ovvero quando amministrava il Pd. A quei tempi, il M5S di Monte Mario le cantava di santa ragione attraverso una campagna lanciata in rete: “Povere buche! Abbandonate, sole e lasciate al proprio destino”, con annessa la proposta “cosa puoi fare per loro? Adottale!”. L’obiettivo era quello di avere una mappatura di tutte le buche e strade divelte del territorio. Un modo, questo, per sollecitare gli interventi sanatori delle autorità competenti. Ai cittadini, allo stesso tempo, si proponeva di raccogliere foto, indicare le coordinate delle buche in questione e segnalarle per mail.

Le buche di ieri e quelle di oggi

Insomma, il Movimento picchiava duro: "Il tuo nome sarà associato alla buca e sarai il suo angelo custode! Seguila e se è ancora lì, quando puoi, scattale una foto con la speranza che qualcuno”se ne accorga e se ne prenda cura. Nel frattempo noi la dateremo e vedremo quale sarà la più longeva. Cresceranno con noi oppure avranno vita breve? Ai 'caduti' l’ardua sentenza”. Questo succedeva quattro anni fa. Chissà i posteri cosa sosterranno. Di certa c'è una cosa: le buche ci sono pure ora. 

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