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Valle dell’Inferno, residenti attaccati alla bombola del gas: “Completare la distribuzione del metano”

Il Comitato: "Aspettiamo la parola fine dal 2008"

Nel Borghetto Valle dell’Inferno il metano è per molti ma non per tutti. L’intervento per la distribuzione, infatti, non è stato completato. Non a caso, ci sono residenti che attendono con ansia dal 2008. A ciò ci si aggiunge un altro aspetto: le utenze rimaste ‘fuori’ utilizzano le bombole del gas. L’argomento è stato trattato oggi 15 settembre nella commissione Lavori pubblici del Municipio XIV, presieduta da Fabrizio Salamone, consigliere del Movimento Cinque Stelle. 

La metanizzazione del Borghetto

Michele Menna, assessore ai Lavori pubblici di Monte Mario, ha fatto il punto della situazione: “Abbiamo preso in carico il lavoro di estensione del gas per fornirlo alle famiglie rimaste escluse dalla rete. La questione della metanizzazione l’abbiamo trovata sui nostri tavoli appena ci siamo insediati. Gli interventi dovevano partire a maggio. Senonché, è stato scoperto che non c’era l’autorizzazione paesaggistica e parte della dorsale attraversa una proprietà privata, con un passaggio di servitù”

La soluzione e l'alternativa

Il responsabile di Italgas, presente in Commissione, ha illustrato il quadro attuale. È stata presentata la richiesta di nulla osta paesaggistico e si sta aspettando che il Dipartimento Pau (Programmazione e attuazione urbanistica) lo rilasci. "In virtù dell'ultimo Dpr (Decreto del Presidente della Repubblica) 31/2017 abbiamo scritto al Dipartimento di valutare la necessità del rilascio del nulla osta, considerando che nel Dpr per alcuni interventi, come lo scavo, non è necessario il rilascio".  A seguire, ecco il resto del lavoro: “Abbiamo contattato i proprietari della proprietà privata e attendiamo la loro disponibilità, in modo da inserire nel progetto anche la predisposizione degli allacci alle utenze private”. La speranza, quindi, è che questa soluzione venga accettata per evitare di dover ritrattare il progetto, considerando che il nulla osta delle Ferrovie scadrà il prossimo febbraio.

La testimonianza del Comitato

E la pazienza, dalle parti del Borghetto, ha cominciato a vacillare. Come registrato da Marco Bussi, presidente del Comitato Valle dell’Inferno: “Quando è stata effettuata la metanizzazione della Valle dell’Inferno, abbiamo chiesto le motivazioni per cui un pezzo di via delle Ceramiche era rimasto escluso, senza ricevere risposte esaurienti. Era il 2008, sono trascorsi quasi dieci anni. I proprietari del terreno sono d’accordo per l’attraversamento e Italgas deve ricontattarli, sennò qui si rischia che il nulla osta delle Ferrovie scada. Viviamo a due chilometri dal Vaticano e ci sono famiglie che ancora vanno avanti con le bombole del gas, è assurdo”.

Bicchiere mezzo pieno

Il bicchiere mezzo pieno, se vogliamo, è stato visto dal consigliere Pd, Alessio Cecera: ”Dopo tre anni dal procedimento che avevo avviato da ex assessore ai Lavori pubblici del Municipio circa l'estensione della rete gas a Valle Aurelia, finalmente Italgas porta il progetto esecutivo della rete da ampliare. Chiediamo all'Amministrazione dei Cinque Stelle di proseguire questo lavoro e di supportare l'iter avviato per portarlo a conclusione. Il Dpr (Decreto del Presidente della Repubblica) 31 del 2017 offre l'opportunità di derogare alcune condizioni per facilitare la posa dei tubi pertanto sarebbe utile concludere speditamente quanto da noi avviato”.

Il lavoro dell'Amministrazione

A chiusura del cerchio ha detto la sua pure Fabrizio Salamone: “La commissione Lavori pubblici ha verificato l’iter procedurale della metanizzazione della Valle dell'Inferno. Adesso abbiamo in mano il nulla osta delle Ferrovie. La zona è sottoposta a vincolo, pertanto se prima bisognava aspettare l’ok per l’autorizzazione paesaggistica, in virtù del Dpr 31/2017 forse abbiamo l'opportunità di accelerare al massimo la pratica. Attraverso il Comitato coordineremo i rapporti tra le famiglie che sono in attesa del gas, in modo che Italgas possa realizzare la predisposizione degli allacci privati nello stesso progetto esecutivo. Da ricordare che le famiglie, una volta che avranno il punto di allaccio, dovranno chiedere autonomamente il contatore. Ci stiamo rapportando con Italgas e il presidente del Cdq, per trovare una via di scorrimento veloce nell'interesse della piccola comunità".

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