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Selva Candida, svastica e scritta 666 nel parco di Riserva Grande

Atti vandalici nell’area ancora chiusa

“Ora spuntano anche le svastiche”. Queste le parole di Paolo Rofena, del Comitato Oasi Riserva Grande, per commentare le immagini che sono apparse nell’area verde di Selva Candida, Municipio XIV. Il parco, opera inserita nel piano di recupero urbano Palmarola-Selva Candida, ha il lucchetto al cancello. Ma a quanto pare dei pertugi sono nascosti da qualche parte. Quel poco che basta, insomma, per entrare. 

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Gli atti vandalici

In un casottino prefabbricato, appunto, è spuntata una svastica (eseguita al contrario) oltre alla scritta 666. Ma la firma della bomboletta spray è l’ultima apparizione, in ordine di tempo. All’interno del parco, secondo quanto riferito, di atti vandalici ne sono stati compiuti già in precedenza: i vetri del casottino sono rotti e il rame dei lampioni è un lontano ricordo visto, che è stato depredato. “Mi viene da dire che ormai non c’è più niente da distruggere – ha detto sarcasticamente Rofena – tornando seri, speriamo che in breve tempo il parco possa essere finalmente aperto. Senza controlli, questo spazio è alla mercé di chiunque”.

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Un parco ancora chiuso

Nella precedente legislatura, targata Pd, in merito al parco di Riserva Grande era stato indetto un bando per decretare chi avrebbe dovuto gestire l’area. Il 18 giugno 2016 è stata individuato il vincitore della gara, ossia il Comitato civico di Selva Candida. Nel frattempo, sono mancati i passaggi necessari per arrivare a dama, ossia all’apertura del parco che è attesa dai cittadini della zona. Una tempistica certa, in tal senso, al momento manca. E intanto gli atti vandalici non si fermano.

Parco di Riserva Grande: al via il piano di apertura

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