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Guidonia Guidonia Montecelio / Via dell'Inviolata

Guidonia Montecelio: "Nessun settimo invaso all’Inviolata"

Il consigliere Michele Venturiello in aula chiarisce: "II Tmb è privo di discarica di servizio"

Nessun settimo invaso in apertura in località Inviolata. Lo ha chiarito al Consiglio comunale di Guidonia Montecelio il capogruppo di Forza Italia Michele Venturiello. Una notizia diffusasi a seguito del sopralluogo all’impianto di Trattamento meccanico biologico in prossimità della provinciale 28bis, da parte della commissione consiliare Ambiente e rimbalzata su blog e social network, ma priva di qualsiasi fondamento. Lo comunica in una nota l'ufficio di Gabinetto del sindaco della Città dell'Aria.

IL SETTIMO INVASO - "L’impianto è concluso – ha dichiarato Michele Venturiello dai banchi – Le macchine sono in funzione ma girano a vuoto, una sorta di rodaggio del corretto funzionamento. L’Autorizzazione integrata ambientale avanzata dalla Ecoitalia ’87 per l’apertura di una discarica di servizio, il cosiddetto settimo invaso dell’Inviolata, non risulta infatti allo stato attuale aver prodotto effetti, anche in ragione delle note vicende giudiziarie che hanno coinvolto il padron del gruppo, Manlio Cerroni proprio nei giorni in cui quella richiesta arrivava in discussione presso la Regione Lazio (gennaio 2014) e su cui il comune di Guiodonia Montecelio si era espresso con un diniego netto nella prospettiva di quella che sarebbe stata la chiusura definitiva della discarica dell’Inviolata".

DISCUSSIONE IN REGIONE - "Oggi la situazione dell’Impianto è se vogliamo paradossale – ha continuato Venturiello - , dopo che nel 2010 proprio Cerroni chiese che venisse eliminata dal progetto la discarica a servizio inizialmente prevista, nella prospettiva di continuare a utilizzare i vecchi invasi ancora disponibili, ora il Tmb è senza sede di stoccaggio e dovrà quindi attrezzarsi per trovarne di disponibili in altre sedi". Il consigliere ha anche sottolineato come essendo trascorsi cinque anni dalla procedura autorizzatoria dell’Impianto ci sarebbe i termini per andare a ridiscutere in Regione, con un’altra conferenza dei servizi, l’intero iter autorizzatorio dell’Impianto, prevedendo tecnologie a residuo zero. Questo dovrà farlo la Regione Lazio con il gestore e con il via libera già da ora, nell’eventualità, dell’amministrazione comunale.

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