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Guidonia Guidonia Montecelio / Via delle Cave

Guidonia, cave: oneri concessori irrisori versati dalle società

Dal Comune della Città dell'Aria partono le prime multe nei confronti delle ditte di estrazione del travertino

Dal Municipio partono le prime multe e "sembra che i cavatori l’abbiano presa bene. Hanno fatto sapere che pagheranno" dice l’assessore alle Attività produttive Patrizia Salfa. Settantacinque mila euro è l’ammenda comminata alla ditta Fratelli Pacifici Spa, dello stesso importo quella indirizzata alla Caucci Spa. Le società avevano riconosciuto al Comune di Guidonia Montecelio, a titolo di onere concessorio, per il 2011, rispettivamente 15mila e 30mila euro.

SOMME IRRISORIE - Somme irrisorie se paragonate al business stellare del comparto che nel Lazio pesa 220 milioni di euro l’anno. Complessivamente, le  attività estrattive presenti sul territorio, nel 2011, hanno riconosciuto al Comune circa 300mila euro. Ciò è stato possibile evincerlo dalle verifiche effettuate negli uffici comunali e anche dai bilanci depositati. Sono ancora i numeri a parlare: la Società del Travertino Romano spa dell’ex sindaco Filippo Lippiello (che controlla tre cave) ad esempio, nel 2011, versa nelle casse comunali, a disposizione ossia dei cittadini della terza città del Lazio, 31 mila euro.

SPENDING REVIEW - "In tempi di spending review - spiega il sindaco di Guidonia Montecelio Eligio Rubeis - è intenzione di questa amministrazione recuperare il più possibile da quel un settore. Anche se - nonostante le verifiche avviate - è necessario stabilire come, dove e quando, almeno negli ultimi cinque anni, quelli ossia che sfuggono ai termini prescrittivi, ci siano gli elementi e i presupposti per avanzare una richiesta risarcitoria davanti ai competenti tribunali ordinari, i termini sono già oggetto di studio da parte degli uffici legali".

DIRIGENTI - Dello stesso avviso è Patrizia Salfa, che da un anno ha preso in mano il settore della pubblica amministrazione dal quale il comparto dipende. "Non v’è dubbio che nell’ultimo anno molto è stato fatto, anche e soprattutto grazie al supporto di un nuovo dirigente, l’architetto Paola Piseddu, e dello staff tecnico tutto. C’è voluto tanto per mettere assieme e valutare la documentazione, effettuare le verifiche, sollecitare gli organismi competenti ad adottare provvedimenti amministrativi. Oggi siamo pronti ad aprire una Conferenza dei servizi che metta ordine del far west del comparto estrattivo, costringendo gli enti competenti ai vari livelli ad una assunzione di responsabilità. Presto - conclude Salfa - porteremo all’attenzione del Consiglio comunale un regolamento che fissi il rispetto delle regole".

DOSSIER COMPLETO - Proprio nei giorni scorsi, Rubeis aveva fatto pervenire all’assessore un dossier completo, dai contenuti verificati e supportato da una ampia contenutistica fotografica, che documenterebbe come le attività estrattive violerebbero le leggi in materia di tutela ambientale, quelle autorizzative, sottraendo centinaia di migliaia di euro alle casse pubbliche. "Si tratta di materiale che abbiamo reputato degno di attenzione - conclude l’assessore - e che necessita di approfondite indagini, per tale ragione ne abbiamo predisposto il trasferimento all’autorità giudiziaria".

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