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San Paolo, largo Da Vinci: Indignati per il PUP e per il destino di Pierre

A ridosso del cantiere del PUP Da Vinci c'è una roulotte. Ospita Pierre, un ambientalista molto partecipe nelle iniziative finalizzate al decoro. Per il Comitato NoPup: "Bisogna indignarsi per il degrado, e per il pestaggio che ha subito, non per la sua presenza lì"

C'è un uomo, d'origine francese, che dorme in una roulotte parcheggiata vicino al cantiere del PUP di viale Leonardo da Vinci. Non ha sempre vissuto lì, anzi negli ultimi mesi è stato costretto a spostarsi più volte. Ma il fatto di esservi tornato, è frutto di una ragione precisa: lo hanno voluto molti cittadini del quadrante.

IL PESTAGGIO - Pierre, questo è il suo nome, "è stato selvaggiamente aggredito mentre dormiva  a piazzale del Verano. Un uomo, ora arrestato, si è introdotto nella sua roulotte e lo ha letteralmente massacrato di botte, per rubargli il televisore ed i documenti" ci spiega Roberta Rovelli, del Comitato NOPUPINDIGNATI. "Ma Pierre è un nostro amico, il primo sostenitore della nostra battaglia contro il degrado causato dal parcheggio, e vogliamo che resti qui con noi".

UN CITTADINO PARTECIPE - La storia di queto cittadino, ci viene spiegato, si lega a quella di un pezzo di territorio municipale. "Ha sempre partecipato alle varie iniziative organizzate sul territorio, comprese i Retake di San Paolo e Garbatella e qualunque tipo di operazioni di pulizia e mantenimento del verde e del decoro del quartiere che sia stata organizzata – ci ricorda la portavoce del Comitato NOPUPINDIGNATI - La sua presenza sul viale non comporta nessun problema, anzi contribuisce al controllo e alla vigilanza del territorio e alla manutenzione di un pezzo di viale che, fino a ieri, era una discarica di ogni tipo di immondizia e che insieme abbiamo bonificato".

IL SOSTEGNO DELLA COMUNITA' - La richiesta dei cittadini che da anni si battono per il decoro di San Paolo, è chiarissima. " Ora Pierre sta meglio – nonostante i punti di sutura rimediati  - ed abbiamo ritenuto opportuno avvallare lo spostamento della sua dimora sul nostro viale, per garantirgli un sostegno continuo e una protezione finché non sarà identificata un’altra soluzione". Questo perchè " La rete sociale che si è costruito in questi anni nel nostro quartiere, gli garantisce di poter vivere dignitosamente. Noi crediamo crediamo fortemente che l’indignazione dei cittadini  - conclude il ragionamento la portavoce del Comitato - debba rivolgersi alle condizioni attuali di questo viale e non ad una roulotte che ospita una persona per bene".
 

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