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"Porta via la plastica": parte dalla Garbatella la campagna per salvare il mare dai rifiuti

Dalla città ai luoghi di villeggiatura: prende piede la campagna social #taketheplastiaway, lanciata da una residente della Garbatella

Si chiama "Take the plastic away" e letterlamente significa "porta via la plastica". E' una campagna lanciata da una residente di Garbatella che, in pochissimi giorni, ha fatto registrare centinaia di adesioni su facebook.

La presa di coscienza

"L'idea mi è venuta dopo aver visto un documentario dal titolo A Plastic Ocean" racconta Carol, la curatrice della campagna social "in sostanza la plastica che lasciamo in giro finisce nelle fogne, poi nei fiumi e quindi anche nei mari e negli oceani. Basti pensare che, ad oltre mille metri di profondità, sono state trovate plastiche d'ogni tipo. Con il tempo poi si deteriorano e rilasciano microplastiche che poi entrano nella catena alimentare" ricorda la residente, già curatrice di un apprezzato gruppo facebook dedicato al proprio quartiere, la Garbatella. 

Il problema delle plastiche

Recentemente, in occasione dell'Earthday Italia, era stato sottolineato il profondo impatto che le plastiche esercitano sull'ambiente. Rosalba Giugni, presidente dell'associazione Marevivo aveva infatti ricordato che "l'80% dei rifiuti viene trasportato dai fiumi". Un fenomeno capillare per arginare il quale si stanno studiando delle soluzioni. Marevivo aveva proposto d'intervenire, come già avviene per il fiume Po, sistemando  delle griglie anche alla foce del Tevere. In attesa che questo progetto prenda piede, i cittadini stanno provando a fare la propria parte. 

La campagna social

La campagna #taketheplasticaway è strutturata in maniera molto semplice. Si tratta di fare una fotografia alla plastica raccolta. Un gesto semplice che, se sapientemente comunicato, può attivare un circolo virtuoso. "Ho pensato di usare facebook e così, creato un apposito gruppo, invitando i miei contatti a parteciparvi". Nel giro di pochi giorni le adesioni si sono moltiplicate. Le foto, data la stagione, arrivano soprattutto dai luoghi di villeggiatura. "Ma chiediamo di mandarcele anche dalla città" dove la plastica lasciata per strada sicuramente non manca.  In fondo il compito è semplice. "L'invito è quello di pubblicare le foto del piccolo raccolto quotidiano, con l'hastag del gruppo: insieme possiamo fare la differenza". 

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