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Venerdì, 19 Aprile 2024
Garbatella Ardeatino / Via Appia Antica

Caffarella, via abusi e attività incompatibili: al lavoro anche per l'ampliamento del parco

Regione, Comune e Municipio VIII sono impegnati nell'esecuzione del nuovo Piano d'assetto. Ass. Centorrino (Pd): "La valorizzazione del parco passa per il rispetto della legalità"

Abusi edilizi, assegnazioni scadute, attività commerciali incompatibili con la presenza di un parco. Nella valle della Caffarella, quasi 20 chilometri quadrati di verde a cavallo tra i municipi VIII e VII, negli ultimi anni è successo di tutto. 

Anni difficili

Il Comune nel 2005 ha espropriato 11 ettari di terreni e manufatti, ma poi li ha lasciati in detenzione precaria ai vecchi proprietari. Non solo. In questi anni c'è stato anche chi, approfittando degli scarsi controlli, ha realizzato abusi edilizi in area vincolate sul piano naturalistico ed archeologico. Sono stati tombati fossi. E l'elenco potrebbe non finire qui. Fortunatamente, grazie al nuovo Piano d'assetto del Parco dell'Appia Antica, c'è ora la possibilità di voltare pagina. Anche sul piano della delocalizzazioni di alcune attività attualmente presenti nella zona.

L'iniziativa del Municipio VIII

Tra gli enti che si stanno muovendo per la valorizzazione del parco della Caffarella c'è anche il Municipio VIII. "In commissione ambiente abbiamo incontrato sia la direttrice del parco Alma Rossi che i volontari  del Comitato per la Caffarella. Insieme hanno contribuito a descrivere molto bene la situazione in cui versa il parco – spiega l'assessore all'Ambiente Michele Centorrino – ed abbiamo anche partecipato ad un tavolo con la Regione ed il Comune". 

L'importanza di avere un Piano d'assetto

L'incontro si è svolto il 16 novembre alla Pisana. Come chiarito da Valerio Novelli presidente della Commissione ambiente della Regione, "si è trattato di una riunione operativa con Comune e Municipio" cui seguiranno una serie di incontri strettamente tecnici. "Quando abbiamo votato il Piano d'Assetto dell'Appia Antica abbiamo indicato quali fossero le attività incompatibili e quali invece sono quelle che hanno commesso un abuso. Per le prime è prevista una delocalizzazione che sarà realizzata utilizzando le risorse previste nel piano finanziario". Poi c'è il capitolo degli abusi, alcuni dei quali commessi anche all'interno del parco della Caffarella. " In questo caso – ha chiarito il consigliere regionale Novelli (M5s) – il  Comune deve provvedere, con la Polizia municipale, alla loro rimozione, cui seguirà un ripristino dei luoghi". Anche in tale circostanza le risorse dovrebbero essere già state individuate con l'approvazione del Piano d'Assetto del parco dell'Appia Antica.

Il cambiamento ed il rispetto della legalità

Nell'area del parco e nelle sue immediate vicinanze ci sono attività commerciali d'ogni genere. Autoconcessionari, vivai, autodemolitori. C'è chi nella zona aveva titolo ad esercitare e chi invece ha visto scadere la cosiddetta "detenzione precaria" e rischia ora un recupero forzoso del bene da parte di Roma Capitale. "Noi partiamo dal presupposto che la valorizzazione del parco passi per il rispetto della legalità – valuta l'assessore Centorrino – e quindi è arrivato il momento per rimuovere gli abusi commessi". Ma anche per recuperare, finalmente, gli 11 ettari già espropriati. Sono tante le azioni utili per il rilancio d'uno dei luoghi più amati dai romani. Perchè vadano in porto, è però necessario che la sinergia avviata dai vari livelli istituzionali continui ad operare. Il cambiamento passa anche per queste iniziative.

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