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Garbatella Garbatella / Piazzale Ostiense

Mille reclami presentati ad Acea

Il movimento di cittadini romani che attraverso una campagna di obbedienza civile sta chiedendo all’Acea di eliminare il profitto dalla bollette, si dà un nuovo appuntamento a Piazzale Ostiense

Il referendum sull’ acqua bene comune, a quasi un anno dalla sua conclusione, continua a produrre ricadute sul piano della mobilitazione sociale.

La campagna di  “Obbedienza Civile” pensata dal Comitato Romano Acqua Pubblica, è nata “per far sì che il voto espresso da milioni di italiani con il referendum sull'acqua del giugno 2011 venga rispettato” si legge sul sito dello stesso comitato.

“La maggioranza dei cittadini ha infatti affermato con forza che l'acqua deve rimanere un bene comune e che le aziende non ci speculino sopra. Ma questa decisione non è stata rispettata né dal governo, né dalle aziende come l'ACEA a Roma che gestiscono il servizio idrico. Per questo motivo è nata la mobilitazione. Per far rispettare l'esito del Referendum” viene chiaramente spiegato all’interno del sito e nel materiale divulgativo che il Comitato sta diffondendo.

Alla luce di queste premesse, la campagna “Obbedienza Civile” si dà un nuovo appuntamento, per continuare a chiedere ad ACEA “l’eliminazione del profitto dalle bollette dell’acqua - come specificato attraverso un recente comunicato, mentre alla Giunta Capitolina che – intende inserire nel bilancio la vendita del 21% delle quote comunali di Acea, facendo scendere il Comune di Roma al 30%”  si chiede di fare un passo indietro.

Per queste ragioni, il Comitato Romano Acqua Pubblica, forte di migliaia di adesioni ottenute e di altrettanti reclami presentati ad ACEA,  dà appuntamento ai romani che hanno aderito alla campagna “Obbedienza Civile” davanti alla sede di ACEA, in Piazzale Ostiense, giovedì 12 aprile alle ore 10.30.
 

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