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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il municipio VIII senza guida: Raggi e la sua giunta spariti, sui territori i problemi restano

"Garantire i servizi e la normale amministrazione" aveva promesso la sindaca. Il punto della situazione

Sono trascorsi cinque mesi da quando la Sindaca Raggi è subentrata al dimissionario presidente  Paolo Pace. Lo ha fatto assicurando ai cittadini che sarebbe stato messo in campo "il massimo impegno", da parte sua e della giunta comunale,  "per garantire i servizi e la normale amministrazione" del territorio. Fermo restando l'obiettivo, annunciato dalla stessa Raggi, di andare ad elezioni nella prossima primavera, la gestione centralizzata è arrivata al giro di boa. Durante questi mesi però, si è visto poco o nulla ed ancor meno è trapelato.

La manutenzione di strade e tombini

La comunicazione sull'attività municipale è stata totalmente azzerata. Rarissime le uscite anche dei vari rappresentanti istituzionali. Se ne ricorda però una, del capogruppo capitolino Ferrara. Un post pubblicato su facebok col quale, in merito alla manutenzione stradale di viale Tiberio Imperatore, tentava di ascrivere dei meriti all'attività pentastellata. "Continuiamo a lavorare anche per il municipio ottavo" aveva sottolineato il portavoce capitolino mostrando la strada di San Paolo "rimessa a nuovo".  "Non una toppa ma asfalto vero" aveva aggiunto. Tuttavia secondo gli ex minisindaci Pace a Catarci, quell'operazione era stata frutto di accordi precedenti. Ad ogni modo, nella manutenzione stradale il cambio di passo cui si alludeva non c'è stato. E se n'è avuta la dimostrazione pochi mesi più tardi quando l'asfalto appena rifatto di via Tito, la prosecuzione di viale Tiberio Imperatore, si è riempita di rattoppi. Sempre in tema di gestione delle strade, rimanendo nella zona San Paolo, non è chiaro a che punto sia arrivata la pulizia di tombini e caditoie. Se lo sono chiesti molti residenti di viale Giustiniano Imperatore  che hanno visto le proprie cantine allagarsi quando, in occasione del primo temporale settembrino, la strada si è trasformata in un fiume in piena.

L'urbanistica: una ferita sempre aperta

Nella gestione centralizzata del Municipio VIII, ha comunque prevalso il profilo basso. Rarissime uscite pubbliche da parte dell'amministrazione Raggi. Un approccio che è particolarmente evidente in nell'urbanstica. In questa materia, pur essendo povero di competenze, il municipio ha sempre mostrato un innato protagonismo. Con l'arrivo della gestione sindacale invece, dagli ex Mercati Generali al Bidet di San Paolo, ha prevalso la linea del silenzio. Stesso discorso per quanto riguarda la futura edificazione prevista in via di Grottaperfetta, vale a dire il contestato progetto dell' I-60. Dalla nuova amministrazione non arrivano più comunicazioni ed è così diventato difficile anche prevedere quali siano le reali intenzioni del M5s. La scelta, tuttavia, risulta comprensibile. In materia urbanistica si è infatti consumata quella scissione che ha poi portato alle dimissioni del presidente Pace. Una ferita fresca dunque che probabilmente  si preferisce far rimarginare in silenzio. Nel frattempo però i cittadini si continuano a porre domande che non trovano più risposte.

La gestione del verde e la conoscenza del territorio

Anche nella gestione del verde, l'amministrazione centralizzata sta mostrando qualche falla. Non tanto per aver ereditato un servizio giardino agonizzante. Questa condizione è infatti comune anche agli altri municipi. Nei quartieri dell'VIII ci sono però delle esperienze collaudate, fatte di cittadini che, negli anni, sono riusciti a supplire alle carenze manutentive del verde. La sensazione è che però l'amministrazione non le conosca o, e sarebbe anche peggio, non voglia riconoscerle.  In tal modo si spiega, ad esempio, la risposta ottenuta dai volontari del parco Giovannipoli. Avevano sottoposto alle istituzioni cittadine, una cogestione del parco della Garbatella. Stessa proposta avanzata durante l'amministrazione precedente. Il progetto non è passato oggi, come non era passato all'epoca di Marino. Tuttavia la precedente amministrazione municipale si era impegnata ad assolvere al proprio ruolo. Si era fatta catena di trasmissione tra l'istanza dei cittadini e l'istituzione centrale. Il risultato negativo, era quindi apparso meno deludente. Oggi invece a quegli stessi cittadini è stata data una risposta iper burocratica, che è stata vissuta in maniera frustrante. Una strategia miope che mortifica i volontari e non aiuta nella gestione, sempre e comunque carente, del verde pubblico. 

La partecipazione delegata

In un contesto del genere, all'amministrazione centralizzata occorre un supporto. Senza un ente di prossimità, diventa centrale per la Giunta Capitolina scommettere sulla partecipazione. Raggi lo ha capito e lo scorso luglio è corsa ai ripari. Con un'ordinanza sindacale ha nominato come suo delegato l'ex capogruppo municipale Carlo Cafarotti. Al neodelegato è stato esplicitamente affidato il compito di intraprendere "azioni positive" e di "proporre progettualità per lo sviluppo di modelli partecipativi che valorizzino la qualità del coinvolgimento dei cittadini". La decisione non è però stata particolarmente apprezzata, a giudicare dal clima col quale è stato accolto il neodelagato. Al primo incontro con Cafarotti, tra le varie contestazioni, un attivista ha sottolineato che "la Sindaca decide con atti d'imperio". La strada da percorrere, per amministrare l'VIII Municipio  in maniera partecipata, è lunga. Il tempo però, scade la prossima primavera.
 

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