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La proposta del XI municipio: “Una pettorina ufficiale per i lavavetri”

Il presidente Andrea Catarci: "Sbagliata l'equazione lavavetri = delinquenti. Se passa l'ordinanza, forniremo di “pettorina ufficiale” i lavavetri e li riconosceremo come operatori volontari"

Non va giù al presidente del XI municipio Andrea Catarci l'equazione lavavetri=delinquenti e la contestuale possibile ordinanza che vieta i lavavetri. Così, voce fuori dal coro, annuncia una possibile contromossa. “Se la mozione verrà approvata e il Sindaco emanasse le relativa ordinanza”, spiega Catarci, “il Municipio XI riprenderà, come risposta, un'idea di integrazione sociale su cui aveva già lavorato con le Associazioni locali: fornire di “pettorina ufficiale” i lavavetri e riconoscerli come “operatori volontari””.

  Fornire di “pettorina ufficiale” i lavavetri e riconoscerli come “operatori volontari”  
La proposta di Catarci parte da una critica piuttosto dura nei confronti delle polemiche levatesi in questi giorni contro i lavavetri: “Cosa c’entra un reato come l’aggressione con i lavavetri?. Ancora una volta i brillanti rappresentanti locali del PDL non perdono occasione per star lontani dai temi che atterrebbero la politica per gettarsi a capofitto nella demagogia più spicciola. Un episodio di violenza, come quello di Piazza Gondar, va condannato e colui che l’ha commesso va perseguito, secondo il principio, però, che la responsabilità penale è sempre personale e non estendibile ad un’intera categoria di persone”.

Secondo Catarci “dal punto di vista dell’automobilista, la presenza di un lavavetri al semaforo non è in genere un problema. Con un semplice gesto della mano si può rifiutare il lavaggio, un’attività informale che non comporta una elargizione predeterminata e che spesso permette di sopravvivere senza delinquere. Ma dall’altra parte del finestrino, invece, esiste spesso un grande problema, il dramma dell’emarginazione, la tragedia della disuguaglianza sociale, il problema della povertà, della miseria, che costringe uomini e donne di nazioni diverse a emigrare e a cercare di racimolare pochi euro in cambio di un servizio solitamente innocuo. Diversi, ovviamente, i casi di sfruttamento di minori, aggressione o molestie, che sono già catalogati come reati dalla normativa ai semafori come nei locali, al mare o in un qualunque altro luogo”.


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