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Mamma e Papà stanno bene. La trasparenza un po' meno

Attraverso una nota congiunta il Municipio va all'attacco del centrodestra e di "talune testate" perché "hanno ignorato il testo". Che però non è pubblicato da nessuna parte

Papà e Mamma di Garbatella sono in salute. La notizia arriva dal Municipio VIII attraverso un nuovo comunicato stampa firmato dal Presidente Catarci, dall’Assessore Marocchi e dal Consigliere Conia. In verità il titolo della nota è molto più esplicito. “Papà e Mamma di Garbatella sono in salute, parte dell’informazione un po’ meno”. Giornalisticamente funziona bene. Ma nella sostanza. Beh, nella sostanza “un po’ meno”.

LA BACCHETTATA AI GIORNALISTI - “Alla disinformazione c’è un limite ed è stato superato in questi giorni riguardo la questione della terminologia parentale nelle scuole – scrivono il Minisindaco, l’Assessora alle Politiche di Genere ed il Consigliere delegato alla rete R.EA.D.Y -  Nel Municipio VIII non sono spariti il papa e la mamma di nessuno, ne si sta forzosamente obbligando gli istituti scolastici ad impedire l’uso dei due termini – scrivono in tre, gettando acqua sul fuoco -  Il fulcro dell’atto approvato dal consiglio va nel senso dell’allargamento dei diritti e recita testualmente ‘impegna il Presidente e gli Assessori competenti di attivarsi presso le istituzioni scolastiche del territorio per momenti di formazione, discussione e ascolto su questo tema al fine di aggiornare, nella burocrazia scolastica, la terminologia parentale applicando una dizione più adeguata al posto di quella padre e madre, come per esempio Genitore e Genitore.”

LA LEZIONE DI DEONTOLOGIA -“Si tratta di un invito alla riflessione circa l’opportunità di aggiornare la modulistica attuale, alla luce dell’incremento delle famiglie omogenitoriali e delle famiglie allargate – chiarisce la nota - Cosa ci sia di autoritario o di allarmante in questo, lo sanno solo il centro destra, ex sindaco in testa, e talune testate. Se fra i primi la disinformazione è un istinto consueto, per le seconde si tratta di una grave mancanza di rispetto della deontologia professionale”.

LA LEZIONE SULLA TRASPARENZA - La carenza, a detta del Presidente Catarci, dell’Assessora Marocchi e del Consigliere Conia, è così spiegata. “Se si può scegliere di dar voce unicamente ai detrattori di un atto, non se ne dovrebbe però ignorare il testo, motivo per cui si sollecita una sostanziale azione di recupero.” Ed allora perché abbiamo detto che la sostanza del comunicato non funziona troppo bene? Semplice. Il testo di cui si parla, non è affatto facile recuperarlo. Sul sito del Municipio infatti, i documenti scaricabili approvati nell’ultimo anno, non ci sono. Con buona pace della trasparenza e dell’accesso alle informazioni. Ed è un po’ singolare che si chieda di conoscere un testo, che tanto pubblico non è.

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