Due ore d'attesa per smaltire i materassi: Ama fa aspettare, i rovistatori no

Quasi due ore a vigilare i propri materassi. E' quanto è accaduto martedì mattina ad una residente della Garbatella, che aveva chiesto il servizio di rimozione che Ama fornisce ai propri utenti. La giovane cittadina, è stata notata da una Consigliera municipale, Alessandra Bonaccorsi, che poi ci ha raccontato la storia di cui è stata testimone.

IL FATTO - "Stavo andando ad un incontro con dei cittadini a Via Francesco Orazio da Pennabili, quando ho visto di fronte a dei cassonetti appoggiati ad un muretto dei piccoli materassi – ci racconta la Consigliera – ho subito pensato 'ah la gente che abbandona i rifiuti!' Poi però, osservando meglio, ho notato una ragazza con il cellulare in mano ed  un'aria un po' preoccupata che stava in piedi proprio davanti al mucchio e le ho chiesto cosa stesse succedendo".

LA RACCOLTA DEGLI INGOMBRANTI - La risposta della cittadina, è stata spiazzante. "Mi ha detto che aveva chiamato l'AMA per la raccolta di questi rifiuti, le avevano detto che sarebbero passati alle 9 e di non lasciarli all'interno del cortile, anche se visibili, ma di metterli sul marciapiede. Quando le ho parlato io erano le 10:45 - ricostruisce la Consigliera - e ricordo che mi ha detto di aver fatto tre chiamate allo 060606. Inoltre mi ha spiegato che restava in strada per evitare che qualcuno si portasse via illegalmente i rifiuti per i quali lei aveva pagato lo smaltimento". Il servizio di raccolta degli ingombranti a livello stradale, AMA lo effettua gratuitamente per quantitativi inferiori ai 2 metri cubi, oppure nel caso in cui si richieda il servizio massimo 2 volte al mese e 12 volte in tutto,durante l'anno. L'episodio segnalatoci dalla Consigliera municipale, probabilmente non rientrava in questa casistica.

LA BATTAGLIA PER IL DECORO - Il fatto di dover difendere per ore i propri materassi, di cui si chiede un normale smaltimento, viene ribadito dalla Consigliera Bonaccorsi. " Io sono rimasta con lei qualche minuto, poichè avevo un appuntamento ma non la volevo lasciare sola. Ed anche mentre ero presente io - prosegue il racconto - ho visto passare  alcuni 'raccoglitori di tesori' con i loro fil di ferro in mano, che guardavano con appetito i suoi rifiuti. Aveva già dovuto discutere con uno di loro, a cui aveva detto: 'Io ho pagato per smaltirli, non li puoi prendere!'. Dunque bravissima e coraggiosa, perchè è rimata lì a fare la sentinella;  siamo meno soli di quello che sembra nella battaglia del rispetto e del decoro".