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Garbatella Garbatella / Piazza Giovanni da Verrazzano

Buoni spesa, cassette vuote anche a Garbatella: "Il Comune deve fare di più"

Associazioni e comitati del Municipio VIII protestano all’indirizzo del Campidoglio: “Il volontariato d’emergenza non basta più”

Cassette vuote anche alla Garbatella. Ad una settimana da un’analoga contestazione inscenata al Quarticciolo, anche piazza da Verrazzano ha accolto una protesta.  Davanti la “Casa della Città”, sede d’uffici, assessorati e dipartimenti capitolini, si sono dati appuntamento attivisti e volontari del Municipio VIII.

La lettera alla Sindaca

“Siamo associazioni, comitati, gruppi scout, centri sociali, siamo singoli individui, che hanno deciso di prendersi cura delle persone in difficoltà nei quartieri dellʼ VIII Municipio” si legge in una lettera con cui, una ventina di realtà del territorio, hanno annunciato la contestazione alla Sindaca. “Chiediamo che vengano elargiti, rinnovati e resi maggiormente accessibili i bonus spesa” hanno spiegato gli attivisti del territorio, che hanno deciso di associarsi alla campagna messa in atto da altre reti solidali, lasciando cassette vuote fuori della sedi istituzionali. “Perché ogni cassetta consegnata è in qualche modo il simbolo dellʼinsufficienza degli aiuti promessi a migliaia di persone”.

La spesa sospesa

Tra le numerose realtà che hanno sottoscritto la lettera c’è anche Casetta Rossa. Durante il lockdown i suoi attivisti si sono dedicati alla promozione della spesa sospesa. “Come Casetta Rossa distribuiamo ogni settimana, nel territorio, tra le 400 e le 500 cassette. All'inizio dell'emergenza Corovavirus ci eravamo orientati per confezionare pasti caldi. In parte ancora lo facciamo, andando a distribuirli insieme alla Comunità di Sant’Egidio a persone senza fissa dimora – ha spiegato Luciano Ummarino – la maggior parte degli aiuti però,ora,  sono confezionati con prodotti che chi riceve può decidere di consumare quando vuole. Così è più dignitoso”. 

Le cassette piene

Scatolame e cibo a lunga conservazione, ma anche pelati, biscotti, frutta e verdura. A cui si aggiungono altri prodotti. “Recentemente abbiamo potuto distribuire dei barattoli di cioccolata alle nocciole, in precedenza il latte, grazie ad una fornitura di Mixology, una scuola di bartender. Oppure legumi e cioccolata che ci erano stati donati dal Negozioleggero, un’attività che al suo interno ha allestito anche un punto di raccolta della spesa sospesa”.

Il volontariato d'emergenza

Alla solidarietà contribuiscono tante realtà del territorio. Tra queste anche il centro sociale La Strada. “Ci occupiamo di raccogliere i generi alimentari donati dai cittadini, ad esempio nei mercati rionali – spiega Viola, un’attivista – confezioniamo e collaboriamo alla distribuzione delle cassette. Ma il nostro lavoro, come quello delle altre realtà, non deve sostituirsi a quello del Comune. L’aiuto che arriva dal Campidoglio è insufficiente nei numeri e non è adeguatamente strutturato”. All’amministrazione cittadina viene chiesto un cambio di passo. Le cassette vuote lasciate a piazza Giovanni da Verrazzano stanno lì a testimoniarlo.

Cassette vuote alla Garbatella

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