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Elezioni Municipio VIII, braccio di ferro nel centrodestra: la leadership resta in discussione

Si apre la trattativa tra Forza Italia e Fratelli d'Italia

Entro il 10 maggio il centrodestra dovrà comunicare le liste per le future elezioni municipali. Prima però dovrà sciogliere il nodo sulla candidatura del presidente. Un aspetto tutt'altro che secondario soprattutto perchè, nell'VIII come nel III Municipio, si parte dalla fallimentare esperienza del Movimento Cinque Stelle. 

Una sfida aperta

La strada dell'unità è comunque la sola ad essere praticabile. Il centrodestra diviso, nella passata tornata elettorale, si è fermato al primo turno. L'insegnamento è stato recepito e questa volta il fronte si presenterà compatto davanti agli elettori. Ancora non è chiaro però, chi sarà il leader di questa coalizione che comprende Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega. Di sicuro quest'ultimo partito, sembra il meno interessato a promuovere un proprio candidato alla presidenza. La sfida tra gli altri due alleati è però molto avvertita.

Forza Italia incorona Foglio

Nella giornata di mercoledì 18 aprile, Forza Italia ha convocato i coordinatori municipali in vista delle future elezioni. "Proporremo due candidature di spessore per la Presidenza, Marco Bentivoglio per il III e Simone Foglio per l’VIII" aveva dichiarato  il capogruppo capitolino Davide Bordoni annunciando l'incontro. "Il nostro obiettivo è quello di vincere con un centrodestra unito e competitivo, siamo quindi aperti al dialogo con tutte le forze politiche alternative alla sinistra e al Movimento 5 Stelle". La caduta della Giunta Pace prima e di quella Capoccioni poi, ha spianato la strada al centrodestra. "Abbiamo una grande responsabilità, il fallimento dei grillini su Roma è evidente soprattutto in questi due territori, che li hanno visti implodere su loro stessi" ha sottolineato Bordoni. Per quanto riguarda il candidato alla presidenza, nell'VIII Simone Foglio conferma l'intenzione "ormai ufficiale" del partito. 

Fratelli d'Italia blinda Scimè

L'alleato principale di Forza Italia, non sembra interessato a mollare la presa. "Questo è il Municipio da cui proviene Giorgia Meloni – ricorda Alessio Scimè – ed è qui che abbiamo una nostra storica sede". Il radicamento del partito, in questo municipio, è fuori discussione. A favore di Scimè, potrebbe giocare anche il suo passato politico: una lunga militanza nel Pdl in quota Forza Italia. Nella scelta potrebbe anche influire la decisione di aver lasciato, per l'uninominale, il seggio dell'Ardeatino a Davide Bordoni. A far pendere l'ago della bilancia verso la candidatura di Scimè, c'è anche la frizzante campagna acquisti di Fratelli d'Italia. Nel "partito dei patrioti", sono arrivati nell'ultimo anno l'ex minisindaco Paolo Pace, alcuni ex consiglieri ed assessori grillini, ma anche di Maurizio Buonincontro, già candidato di Forza Italia alla presidenza del Municipio VIII nella passata tornata elettorale. 

La decisione di Giorgia Meloni

La sensazione è che, a conti fatti, se Giorgia Meloni avrà interesse a far pesare la propria posizione, Forza Italia potrebbe lasciare la candidatura a Scimè. Una scelta della quale, in fin dei conti, potrebbe non dispiacere a Simone Foglio che, dal suo partito, guadagnerebbe la pole per le successive competizioni elettorali.

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