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Garbatella: nessuna novità sui buoni bebè

Sebbene l'iniziativa, concertata a livello nazionale, dovesse partire a luglio e terminare a dicembre, non è mai stato attivato il servizio a sostegno delle giovani famiglie

C’era una volta il Welfare State. Un sistema di sostegno, anche molto pervasivo, che consentiva al cittadino di usufruire di un’ampia gamma di servizi socio assistenziali.

LA FINE DEL WELFARE. Con il tempo, il miraggio di uno Stato assistenziale, scomparso velocemente nei paesi anglofoni, è cominciato a venire meno anche in Italia. Sopravvivendo in alcune, sempre più sporadiche forme. Spesso occasionali, ovvero limitate nel tempo, ed a vantaggio solo di alcune fasce sociali. Che iniziative di tal genere possano determinare un ulteriore peggioramento del debito pubblico, è difficile da argomentare. E forse è proprio per questo che, anche un governo formato da Tecnici, e dunque per definizione molto attento a tagliare e risanare la spesa pubblica, possa accettare di prendere in considerazione degli aiuti, una tantum.

SCONTI E PRIMA INFANZIA. I buoni bebé sono uno di questi. Si tratta di un sostegno rivolto alle giovani coppie, nell’acquisto di prodotti farmaceutici per i loro neonati. Niente di trascendentale, dunque, soprattutto in un paese che registra una crescita demografica pari allo zero. Eppure, “In un momento in cui la crisi economica colpisce le famiglie con spietata durezza – scrive in una nota stampa il Presidente del Municipio XI Andrea Catarci  - non è accettabile che Roma Capitale ancora non abbia aderito alla campagna nazionale di sconti per i prodotti della prima infanzia promossa dal Ministero per la Cooperazione Internazionale e per l’Integrazione, con la partecipazione dell’ANCI e delle Associazioni di categorie delle farmacie pubbliche. Il Municipio Roma XI ha chiesto a Sindaco e Vice Sindaco di attivare, anche all’interno delle farmacie comunali gestite dall’Azienda Speciale Capitolina - Farmacap – la promozione prevista su tutti quei prodotti di prima necessità per i bebé.”

IL RITARDO DI ROMA CAPITALE. Un ritardo per certi versi inspiegabile, poiché trattandosi di una convenzione stipulata a livello nazionale, questa volta non dovrebbe inerire un bilancio comunale che, ad oggi, ancora non risulta approvato. “Come è possibile che non si sia attivata questa opportunità di risparmio, partita già dal Luglio scorso e che avrà termine a dicembre?  - si chiede Catarci - La dimenticanza è talmente grave da aver indotto persino alcuni esponenti della maggioranza PDL in Campidoglio a lamentare l’indifferenza e l’immobilismo della Giunta Alemanno. Infatti, tra aumento delle tariffe, tagli ai servizi, nuove tasse centrali e addizionali esose, Alemanno aggrava sostanzialmente la situazione delle famiglie romane. Perlomeno ponga immediatamente rimedio a questa clamorosa svista e si dia massima pubblicità dell’iniziativa”  conclude il Presidente del Municipio XI Andrea Catarci.

Certi che, in questo caso, il sostegno promesso non implichi un automatico  ritorno ad uno Stato assistenziale, le famiglie romane  più giovani, ed i loro bebè, attendono. Con la speranza che non debbano continuare a farlo fino a Natale.
 

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