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Il Municipio XI vuole la raccolta differenziata porta a porta

Criticando le scelte di Ama, per lo scarso impegno nel promuovere la raccolta porta a porta, il Municipio XI aderisce ufficialmente alla campagna "diamoci da fare per Roma verso Rifiuti Zero"

La questione dei rifiuti, e della loro gestione da parte della municipalizzata romana, è destinata a non esaurirsi.
Difficile, in effetti, immaginare il contrario, in un periodo durante il quale non si fa altro che parlare del post Malagrotta e dell’individuazione di nuovi siti per le discariche.

Sperimentazioni locali. Come in altre circostanze ricordato, nel territorio si sono attivate sperimentazioni, già da diversi anni, per realizzare la raccolta porta a porta con la frazione dell’organico, e per ottenere i compost da destinare all’utilizzo collettivo. Almeno per gli abitanti dei lotti popolari alla Garbatella.

Le  tecnologie nella gestione dei rifiuti. La questione dei cassonetti a scomparsa, attivati dopo due anni , sembra non aver migliorato la considerazione delle istituzioni territoriali verso le scelte implementate da Ama. E non tanto per il ritardo nella messa in funzione, ma perché si tratta palesemente di una tecnologia “già obsoleta” ,come più volte il minisindaco Catarci ha rimarcato.

Il conferimento in discarica. La novità di oggi è che  "Con un atto ufficiale del Consiglio, il Municipio Roma XI aderisce alla campagna diamoci da fare per Roma verso Rifiuti Zero” fa sapere il Presidente Catarci. “Nella Capitale è da tempo emergenza ‘mondezza’. In questi quattro anni di Governo Alemanno – prosegue il minisindaco - non si è fatto alcun passo avanti verso il superamento della logica del rifiuto in discarica. La raccolta differenziata è a livelli bassissimi ed il porta a porta, seppur richiesto come nel caso del Municipio XI, non è né sostenuto né tantomeno pubblicizzato”.

Il porta a porta. Si ricorda come, secondo le sperimentazioni introdotte a Massimina, Decima e Colli Aniene, la raccolta differenziata porta a porta “spinta”, è stata finora l’unica in grado di toccare soglie che si attestano attorno al 70% di raccolta differenziata. Viceversa, con i cassonetti a livello stradale, ancora non si supera il 24%, sebbene un incremento, rispetto alla Giunta Veltroni, sia stato registrato.

Obiettivo Rifiuti Zero. “L’inerzia la fa da padrona. Si privilegiano logiche senza senso, come il cambiamento continuo dei cassonetti che comporta un elevato dispendio di risorse pubbliche, nonché la necessità di cambiare anche i mezzi per la raccolta. Se solo quelle risorse fossero state destinate al porta a porta – ragiona Catarci-  migliaia di famiglie romane avrebbero già potuto fruire di un sistema di raccolte più sensato ed efficiente”. E soprattutto in linea con l’obiettivo di Zero Waste, l’approccio tanto decantato che, nella Contea di San Francisco, ha consentito di eliminare il problema dei tantissimi rifiuti indifferenziati ed inutilizzabili.


Richieste misure concrete. “Ora ci aspettiamo che il Sindaco Alemanno e la sua Giunta, che fino ad oggi hanno scaricato ad altri le loro responsabilità – conclude Catarci -, ascoltino le istanze dei Municipi e del Comitato Promotore Diamocidafare per Roma verso Rifiuti Zero e dedichino una sessione specifica dell’Assemblea Capitolina a questo tema, per adottare misure reali e concrete sulla realizzazione di un porta a porta capillare in tutta la città!”
 

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