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Tagliare i salari riduce i servizi: il Municipio VIII difende i lavoratori capitolini

La decisione di tagliare il salario accessorio, contestata anche perchè "oltre alla mortificazione di migliaia di famiglie, ne risentirebbero i servizi pubblici con inevitabili chiusure, parziali o totali"

A fianco dei lavoratori comunali. Questa è la posizione scelta dal Presidente del Municipio sceso in piazza, martedì 6 maggio. Insieme a migliaia di dipendenti capitolini e di qualche rappresentante istituzionale. Per sostenere le ragioni di chi giudica iniquo il taglio di duecento euro chiesto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

CONTRO CHI - “La mobilitazione è stato un atto necessario per sottolineare la contrarietà a quanto paventato, che è un vero e proprio ricatto: per continuare ad erogare il contributo statale, per appianare le lacune economiche ultradecennali del bilancio comunale, il governo Renzi pretende che Roma Capitale proceda al taglio cospicuo degli stipendi dei propri dipendenti” ha puntualizzato il Minisindaco Catarci. Dunque, arriva indirettamente la risposta a quanti, in questi giorni, avevano chiesto “contri chi” il centrosinistra municipale andasse a manifestare: MEF e Presidente del Consiglio. Ma non solo.

RENZI MARINO ED I LAVORATORI  -  Secondo l'ex Assessore municipale alla scuola ed ora Consigliere del gruppo misto Nicola Cefali “Mentre Renzi suona la carica dei 4106 Comuni chiamati al voto, il Sindaco della Capitale ne combina un’altra delle sue".  Dunque non soltanto del premier sarebbero le responsabilità. "l’amministrazione sceglie di comprimere i diritti e salari acquisiti,, dimostrandosi non all’altezza delle sfide poste da Roma Città metropolitana. Ed ovviamente nemmeno delle necessità d'innovazione della macchina capitolina. I lavoratori chiedono risposte chiare, sulla possibilità di continuare a trovare nella busta paga di maggio e dei mesi a seguire le competenze previste per il salario accessorio – osserva Cefali che ricorda come siano - a rischio il bilancio di circa 24 mila famiglie. Ciò significa che le conseguenze sempre i soliti noti: famiglie,utenti e lavoratori”.

TAGLIO DEI SALARI E TAGLIO DEI SERVIZI - Ed a fianco di quest’ultimi, si è schierato con nettezza il Presidente del Municipio VIII, rinnovando “la disponibilità già data a lavoratori e sindacati ad affiancare la loro giusta mobilitazione ed a rafforzarla davanti al governo nazionale, chiedendo anche maggiore determinazione alla Giunta comunale”. Anche perché, ricorda e conclude Catarci, “oltre alla mortificazione di migliaia di famiglie, ne risentirebbero i servizi pubblici con inevitabili chiusure, parziali o totali”.

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