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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ardeatino Tor Marancia / Via di Grotta Perfetta

Fori Imperiali: con fiaccole e striscioni per ricordare che l'archeologia non è solo al Colosseo

Con una fiaccolata alcuni comitati cittadini chiederanno al Sindaco di preservare anche il territorio di Grottaperfetta e Cecchignola-Tor Carbone "dove si sta perpetrando uno scempio". Chiesto un parco archeologico in periferia

Le luci che saranno ricordate, in questa edizione per i festeggiamenti del Natale di Roma, non saranno soltanto quelle delle lampade Led dei Fori Imperiali. Ad illuminare la scena infatti, ci penseranno anche alcuni comitati del territorio a cavallo tra il Municipio VIII e IX. E’ infatti prevista una fiaccolata cui confluiranno associazioni e cittadini.

UN TESORO DA SALVAGUARDARE - “Fiaccole in mano, percorreremo via dei Fori imperiali, per dimostrare che a Roma l’archeologia non è soltanto quella dei Fori, ma è un tesoro da salvaguardare anche nelle aree periferiche” fa sapere Giuseppina Granito, del Comitato Stop-I60. Ci saranno però anche altre realtà in piazza, da “Agroromano Bene Comune” ad “AssoTutela” da “Cittadinanzattiva” a“Legambiente” che, “insieme ad altre realtà della zona compresa tra l’Ardeatina e la Laurentina, con immagini, striscioni, cartelli, ricorderanno al sindaco Marino e all’assessore Caudo che lo scempio di territorio che si sta perpetrando in via di Grottaperfetta e a Cecchignola-Tor Carbone va respinto con forza”.

IL PROGETTO I-60 - Da tempo questi comitati cittadini, stanno cercando di preservare il quadrante Ardeatino dall’arrivo di nuovi pesi urbanistici. “ Si tratta del più massiccio intervento edilizio entro il raccordo, che la Capitale non può reggere – spiegano in una nota – In via di Grottaperfetta il progetto, conosciuto come I-60, fondato su una datata previsione del Piano regolatore del 1962, prevede 400mila metri cubi in virtù di presunti diritti compensativi vantati dai costruttori causa lo stop di qualche anno fa alla edificazione di Tormarancia. Il campanello d'allarme è scattato vedendo i numeri: 34 palazzi di cui 19 ad otto piani, 120mila metri cubi a vocazione commerciale e turistica (alberghi), 5000 nuovi residenti”.

IL PARCO ARCHEOLOGICO - Pochi chilometri dopo l’I-60, c’è un altro quadrante che è investito da una massiccia opera di edificazione. “Abbiamo la stessa situazione a Cecchignola e Tor Carbone – ricorda Granito - un mare di cemento incontrollato. Il tutto, ignorando importanti ritrovamenti archeologici: due strade romane in basolato perfettamente conservate, una villa urbana con pregevoli mosaici, un mausoleo e 40 tombe. Con un’incognita legata al Fosso delle Tre Fontane che si trova sull’area: tutelato per legge, si vuole far passare come interrato, come appare da alcuni documenti comunali, in contrasto con altre mappe e fonti rinvenute dai cittadini e dall’VIII municipio”.  Insomma, i cittadini continuano a segnalare le ricchezze del loro paesaggio. E lo fanno tornando a chiedere  sia la valorizzazione dei beni rinvenuti, attraverso un parco archeologico in periferia, sia l’estensione del parco dell’Appia Antica, nei limitrofi territori.

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