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Ex Fiera di Roma: ancora irrisolto il rebus della sua riqualificazione

La Camera di Commercio spinge per una rapida riqualificazione. Il Municipio non vuole le case di pregio. Ed il destino dell'ex Fiera di Roma rimane profondamente incerto

Da una parte la Camera di Commercio di Roma. Dall’altra la Giunta Catarci. Nel mezzo, una delle aree più appetibili della Capitale: l’ex Fiera di Roma.

L'ACCORDO SULLE SPONSORIZZAZIONI -   Dopo la manifestazione indetta lo scorso inverno, per scongiurare una riqualificazione che non incontrava i favori dei residenti, non si sono registrate grosse novità. Ad eccezioni di una molto recente. Parliamo dell’accordo formalizzato giovedì 11 tra il Municipio, l’ATI Superegg e Libetta Village sulla possibilità di sfruttare la facciata dell’edificio, a scopi pubblicitari, per i prossimi due anni. In cambio, come già ricordato, le realtà citate si faranno carico della sistemazione del soprappasso di Piazza Vallauri.

LE POSIZIONI IN CAMPO - Ma al di là di queste informazioni, rimane da sciogliere il nodo di come quell’area sarà effettivamente riqualificata. Il Presidente Catarci ha fatto sapere di aver già trasmesso a Roma Capitale il progetto del Municipio.  “Ho già consegnato alla Giunta comunale la nostra idea per il recupero della ex Fiera di Roma - ha dichiarato Catarci ad Omniroma- un progetto di grande sostenibilità e perfettamente integrato nel tessuto sociale del quartiere: ci auguriamo che venga seriamente preso in considerazione”. Non è mai stato un mistero che l’istituzione territoriale di prossimità, non veda di buon occhio le proposte avvallate dalla vecchia Giunta Alemanno. L’ampliamento delle cubature dell’edilizia residenziale di pregio, che l’ex primo cittadino sembrava preferire, incontrano infatti la ferma opposizione del Municipio guidato da Catarci, da sempre interessato a realizzarvi uffici direzionali, magari proprio per la vicina Regione Lazio. Ma la partita è ancora da giocare. Anche se i tempi stringono perché la Camera di Commercio, che come il Comune e la Regione fa parte di Investimenti SPA, spinge per una rapida soluzione.

L'ULTIMATUM  - Lorenzo Tagliavanti, Presidente di Investimenti SPA, ha recentemente ricordato come “negli ultimi anni l'unica cosa che è andata avanti sul fronte dell'ex Fiera sono stati gli interessi passivi: 10 milioni di euro che ogni anno vengono pagati a danno dell'interesse dei romani”. Una considerazione che fa il paio con la valutazione del Presidente della Camera di Commercio di Roma Giancarlo Cremonesi. E proprio Cremonesi, sempre ad Omniroma, ha ricordato che i debiti“sono stati pagati praticamente soltanto dalla Camera di commercio, tant'è che Comune di Roma e Regione Lazio, inizialmente soci con circa il 33% delle azioni, sono attualmente scesi ben al di sotto di questa quota mentre la Cciaa è salita al 58% circa e paga ogni anno 10 milioni di euro di interessi su questo debito”. Ragion per cui “o acceleriamo l'operazione di riqualificazione, oppure – conclude tranchant Cremonesi - dismettiamo la ex Fiera”.

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