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Ardeatino Ardeatino / Via dell'Almone

Caffarella: al lavoro per trasformare il sacro Almone da discarica a fiume

L'Ente Parco è al lavoro per far sottoscrivere il "contratto di fiume dell'Almone". Si tratta di uno strumento di programmazione finalizzato alla salvaguardia ed alla volorizzazone del fiume, secondo una strategia condivisa

Salvare l’Almone. Il destino del terzo affluente del Tevere, non è segnato. Solo tre anni fa gli scarti organici ed i miasmi provenienti dal corso d’acqua, sembravano averlo consegnato ad un declassamento inaccettabile. Da fiume sacro dei romani, a discarica a cielo aperto. Da allora, si è però registrata una decisa inversione di tendenza. Al punto che, dallo scorso autunno, si  comincia a parlare di tutele anche per l’Almone. Ed il confronto che si è svolto il 21 aprile all’ex Cartiera Latina ne è stata l'ennesima dimostrazione.

IL CONTRATTO DI FIUME - Su invito di Mario Tozzi, Presidente del Parco dell’Appia Antica, la Regione Lazio, l’Arpa, Acea ed i comuni attraversati dal corso d’acqua (Roma, Marino e Ciampino) si sono incontrati per ragionare sul futuro del fiume. Su impulso del Parco Regionale dell’Appia Antica e di quello dei Castelli Romani, oltre che dal Comitato per il Parco della Caffarella, è stato infatti realizzato un “Manifesto d’intenti”. Si va così verso il contratto di fiume dell’Almone. Uno strumento attraverso il quale gli enti interessati alla gestione del fiume, possono elaborare una strategia condivisa. Obiettivo finale è chiaramente quello della valorizzazione e della salvaguardia del bacino idrico che attraversa anche il parco della Caffarella. 

DA FOGNA A FIUME - L’appuntamento del 21 aprile, è stato commentato anche dall’associazione di volontariato Comitato per il Parco della Caffarella. “E' stato un incontro molto positivo e ora attendiamo che tutti i soggetti pubblici aderiscano al “Manifesto d'intenti”, sottoscritto il 21 ottobre 2016 dall'Ente Parco Appia Antica, Ente Parco dei Castelli Romani e Comitato per il Parco della Caffarella”. Significherebbe compiere un terzo deciso passo verso il rilancio del fiume. “Con l'entrata in esercizio del depuratore potenziato di Ciampino, con l'imminente avvio del collettore fognario di Quarto Miglio e Statuario e con la sottoscrizione del contratto di fiume da parte dei soggetti pubblici e privati – conclude il Comitato – l'Almone da fogna ritornerà fiume e fonte di vita per gli animali e le piante”. Un ritorno al passato reso possibile, grazie ad un lavoro di quotidiana partecipazione.

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