Troppa affluenza, risse sfiorate, poca organizzazione e così l'asta degli oggetti smarriti all'aeroporto di Fiumicino è stata rimandata. Oltre 500 persone si sono riunite al 'Leonardo Da Vinci'. Davvero tante. In un primo momento si era pensato anche di trovare un altro locale, ma poi si è desistito. 

CENTINAIA DI PERSONE - Del resto, già dalle prime ore della mattina al Leonardo da Vinci si erano presentati diversi gruppi di persone che con il passare del tempo sono andate sempre più ad aumentare, cosa, questa, mai accaduta in passato, segno per molti evidente dell'attuale crisi economica. Alle 10 orario previsto d'inizio dell'asta, le persone in attesa erano oltre 500 ma si sono toccate punte anche di 700 possibili acquirenti. Famiglie, pensionati, gruppi di amici arrivati anche da fuori regione hanno atteso di poter entrare nella sala adibita al piano terra per poter fare un'offerta e portarsi a casa uno degli 80 oggetti pronti ad essere battuti. 

TUTTO RINVIATO - Richiamati dalla speranza di fare un affare, tutti hanno poi dovuto fare dietrofront perchè, come è stato spiegato dalle forze dell'ordine, "non sussistevano le necessarie condizioni". Tutto rinviato, quindi, ad altra data. La sala che una volta l'anno accoglie senza problemi la vendita degli oggetti smarriti, non era infatti sufficientemente capiente e così non erano garantiti i normali protocolli di sicurezza. Rispetto agli anni precedenti il pubblico accorso all'asta 2015 è più che quintuplicato. 

OGGETTI ABBANDONATI - Ad essere battuti all'incanto da un istituto di vendite giudiziarie accreditato presso il Tribunale di Civitavecchia, sarebbero dovuti essere oggi gli oggetti abbandonati e trovati nello scalo nel 2013 e mai reclamati, tra cui bagagli, smartphone, Ipad, fotocamere, pc portatili, collane, vestiti, tavole da surf, custoditi per tutto il 2014 nei magazzini dell'aeroporto. Si calcola che sia di 15mila, oltre 40 al giorno, la media degli oggetti che ogni anno vengono smarriti in aeroporto.