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Fiumicino, "abuso d'ufficio" per i chioschi: tremano Sindaco e tutto il Pd

Gli indagati, secondo la Procura di Civitavecchia, avrebbero provveduto "ad una variazione sostanziale delle concessioni demaniali marittime aumentando l'estensione delle suddette concessioni da 40 metri quadri a 2000"

Terremoto politico a Fiumicino. Il sindaco del Pd Esterino Montino e tutta la maggioranza hanno ricevuto un avviso di garanzia. L'accusa contestata è di "concorso in abuso d'ufficio".

L'avviso di garanzia è stato consegnato dalla Capitaneria di Porto ai consiglieri: Erica Antonelli, Antonio Bonani, Michela Califano, Michela Chiodi, Laura Fabiano, Marco Gaudiello, Paola Magionesi, Sione Mangione, Roberto Merlini, Giampaolo Nardozi, Emilio Patriarca, Giuseppe Natalino Pavinato, Angelo Petrillo, Alessandra Vona, Silvano Zorzi. Con loro, raggiunto dall'avviso anche il dirigente Roberto Rizzi e appunto il sindaco Montino.

L'inchiesta è legata alla gestione dei chioschi e della sua delibera che riguarda Fregene, Focene e Maccarese. Gli indagati, secondo la Procura di Civitavecchia, avrebbero provveduto "ad una variazione sostanziale delle concessioni demaniali marittime aumentando l'estensione delle suddette concessioni da 40 metri quadri a 2000, mediante il rilascio, in palese contrasto con quanto previsto dal vigente PUA del Comune di Fiumicino, di autorizzazioni demaniali suppletive procurando così, intenzionalmente, un ingiusto vantaggio patrimoniale ai titolari delle concessioni marittime in questione".

Una bomba che, ieri, è deflagrata nel comune del litorale nord. "Ci troviamo di fronte all'amministrazione più delegittimata d'Italia", hanno tuonato i consiglieri comunali di opposizione Gonnelli (Grande fiumicino), De Vecchis (Pdl) e Picciano (Destinazione futuro). Ad attaccare Montino anche la deputata del Movimento 5 Stelle Roberta Lombardi additando il Pd come partito associato all'ennesimo scandalo.

Una frecciata, questa, che ha fatto andare su tutte le furie il sindaco Montino che ha risposto così: "Forse Lombardi non sa che da 14 anni nel Comune di Fiumicino era stata rilasciata autorizzazione, attraverso una convenzione, ad alcuni chioschi che avevano vinto una procedura di evidenza pubblica per una concessione demaniale su duemila metri quadri. Esercitavano tuttora, quindi, e da 14 anni proprio su duemila metri quadri". 

"La sentenza del Consiglio di stato del 29 maggio 2014 ha ribadito la legittimità di quel bando, in quanto non in contrasto con le prescrizioni del PUA e tantomeno con la delibera di Giunta regionale 1161 del 30 luglio del 2001, laddove si prevedeva che le attrezzature balneari di servizio potessero essere collocate su un’area da assentire in concessione di 2000 metri quadri", ha spiegato Montino che poi ha così concluso: "Il Consiglio di Stato, quindi, ha stabilito che l’occupazione di 2000 metri quadri non fosse sine titulo.  Per quanto riguarda invece incauti accostamenti con vicende e fatti relativi a Mafia Capitale riportati nella dichiarazione della parlamentare del M5S saranno i miei avvocati a tutelare la mia onorabilità nelle sedi competenti. Stia tranquilla, infine, che per quanto mi riguarda, a differenza di altri, non faccio riunioni segrete con i balneari ma do seguito a sentenze dei tribunali".
 

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