Inutilizzato.   L’asilo nido, previsto dal piano unitario dei lavori del consorzio Torrino-Mezzocammino che lo ha costruito in convenzione col Comune, ha  una capienza 69 posti ed il suo utilizzo, sarebbe un toccasana per un territorio che, come ha sottolineato  il Presidente del Municipio Pasquale Calzetta registra “una domanda in continua crescita”.

 

Liste d’attesa.  “Per la prima volta le liste d’attesa degli asili nido sono scese sotto quota 8000 posti”, aveva dichiarato con una certa soddisfazione, all’inizio dell’anno scolastico, l’Assessore alle Politiche Educative del Comune, Laura Marsilio. Un paradosso che tuttavia ben fotografa una realtà, una condizione di emergenza permanente  cui versano migliaia di famiglie romane. Eppure il Comune, nel tentativo di arginare il fenomeno, aveva compiuto i suoi passi nella direzione di una  riqualificazione di vecchie strutture e, parallalamente, nella scelta d’ una gestione pubblico/privato delle nuove. 

 

Gestione Pubblico Privato. Così, se da una parte aveva ristrutturato 6 asili nel territorio capitolino, allo stesso tempo stava “sperimentando, al pari di quanto fatto da altre realtà locali, formule organizzative diverse dalla gestione diretta dei nuovi servizi” come si legge in una delibera risalente ai primi di agosto  “selezionando organismi privati del settore” .

 

Rimarrà chiuso. L’asilo di Via Trafusa,  utile soprattutto per le giovani famiglie del nuovo comprensorio Torrino Mezzocammino, insieme ad altri 5 di nuova costruzione, erano stati messi a Bando dal Comune.  Ma “l’unica impresa che ha fatto l’offerta” conclude Federico Siracusa “ ha sbagliato a presentare la domanda ed ora gli effetti negativi ricadono sull’utenza.” Quindi per ora l’asilo, sebbene pronto, non apre. Un vero peccato. E l’emergenza posti continua.