Il ponte romano sotto la via Ostiense, da discarica a luogo per rilanciare la ciclabile del Tevere
Nascosto sotto la via Ostiense, l'Antico Ponte è spesso utilizzato come discarica abusiva. Lepidini (PD): "E' un attrattore culturale dalle grandi potenzialità e può contribuire al rilancio della dorsale Tevere"
Valorizzare il Ponte Romano sotto la via Ostiense, per rilanciare la ciclabile che passa per Tor di Valle. Da anni i ciclisti che frequentano "la dorsale del Tevere", segnalando la bellezza nascosta del manufatto d'età repubblicana, hanno suggerito di farne un punto di aggregazione. Una sorta di base utile al rilancio della pista dove, dieci anni fa, venne assassinato Moriccioli.
La bonifica della discarica
La valorizzazione del ponte, e la trasformazione della ciclabile in un percorso finalmente sicuro ed attrezzato, si scontra con un triste fenomeno. Approfittando del fatto che l'antica infrastruttura è nascosta alla vista, l'area viene frequentemente utilizzata per sversarvi rifiuti. L'area viene utilizzata infatti come discarica abusiva. Un destino tutt'altro che ineluttabile contro il quale, un gruppo di residenti e ciclisti, ha deciso d'impegnarsi. Com'è stato nel caso di sabato 26 ottobre quando il ponte è stato ripulito.
Un potente attrattore culturale
Senza un concreto progetto di rilancio, la pulizia dell'area sotto la via Ostiense, rischia di trasformarsi nella classica tela di Penelope. "Il ponte Romano è un bene archeologico straordinario per il nostro Municipio, un attrattore culturale dalle grandi potenzialità e non solo per i frequentatori della ciclabile – ha sottolineato il consigliere municipale Alessandro Lepidini (PD) impegnato con i volontari nella recente bonifica - Il Ponte romano al centro della scena porta inoltre a rilanciare con forza la ciclabile Tevere per la cui realizzazione è necessario intraprendere interlocuzioni istituzionali che portino a definire un robusto percorso per una progettazione naturalisticamente sostenibile".
La necessaria collaborazione interistituzionale
Il Municipio, durante l'ultima consiliatura, ha tentato più volte di rilanciare il Ponte. Il monumento è di competenza della Sovrintendenza capitolina mentre l'area circostante, trattandosi di un affluente del Tevere, era gestito dall'Ardis, un ente regionale. Per questo il Municipio punta a chiedere a Zingaretti la gestione diretta dell'area. Il progetto, ha recentemente ricordato la consigliera pentastellata Alessandra Tallarico, si potrebbero realizzare "un punto di informazione turistica, un punto di assistenza per le bici ed il ristoro per i fruitori della pista ciclopedonale ed un presidio per la tutela e la valorizzazione del ponte".
La tela di Penelope
In definitiva l'ente di prossimità sembra essere allineato con i cittadini. Per rilanciare la ciclabile però, il solo Municipio rischia di non farcela. Serve anche la collaborazione della Sovrintendenza e della Regione. Diversamente, il destino dell'area, appare segnato.