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Torrino: il Piano Quadro Ciclabilità non accoglie le proposte dei residenti

Il percorso ciclabile interno al verde, dal torrente Vallerano al parco di Torrino Mezzocammino, non è stato recepito dal Piano Quadro. Grossa delusione per gli aderenti del gruppo Ciclabile Pedalando Uniti

Ce l’hanno messa veramente tutta, i tanti residenti che si riconoscono nel gruppo facebook Ciclabile Pedalando Uniti, a far receperire le loro proposte all’amministrazione capitolina.

Niente ciclabile nella natura. Non è bastato l’impegnativa realizzazione di una ciclo passeggiata, il 4 marzo scorso. Non è stato sufficiente adoperarsi con rastrelli e decespugliatori, pochi giorni fa, per sistemare il percorso ciclabile del Vallerano, a Decima. Non sono stati particolarmente utili neppure i tanti appelli, rilasciati sui giornali, e rivolti essenzialmente alle istituzioni capitoline.
Le istanze dei ciclisti di Ciclabile Pedalando Uniti, non sono state contemplate nel Piano Quadro della Ciclabilità.

Proposte non recepite. “Con somma sorpresa perché le nostre proposte sono state perorate da tanti e sono state divulgate anche a mezzo stampa. Tutti ne erano a conoscenza, le abbiamo pubblicizzate anche nella pedalata del 4 marzo, durante la quale hanno preso parte anche varie associazioni – commenta amareggiato Mario Girolami, animatore del gruppo facebook Ciclabile Pedalando Uniti.
“Con poca spesa si riuscivano a risolvere i problemi della ciclabilità del XII Municipio, che riguardano il collegamento del Fosso del Vallerano con il parco di Torrino Mezzocammino alla Ciclabile Tevere e la vecchia stradina di Tor di valle che doveva essere riaperta, mentre così com’è è solo sprecata. Operazioni di poca spesa, poche centinaia di euro per l’amministrazione avrebbero consentito di collegare la pista di Vallerano al Ponte Romano.  Sembrava una cosa fattibile.
Ed invece non lo è stato. Probabilmente per la fretta con cui, stante la manifestazione  Salva Ciclisti del 28 aprile, il Comune ha dovuto approvare il Piano Quadro.

Piste in sede protetta. “Mi auguro che si possa fare una deroga a questa decisione, perché non è giusto che muoia così il lavoro di anni, realizzato da tante persone. E poi si tratta di un’opera necessaria per i residenti, ad oggi costretti a fare il girotondo su 2 km di pista lungo via di Decima – continua Girolami che, in chiusura, vuole sottolineare un aspetto “ A costo di essere ripetitivo, le piste ciclabili devono stare in mezzo alla natura ed in sede protetta. Come noi abbiamo sempre proposto. Non vogliamo più morti”.
 

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