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Stadio della Roma, delibera viziata: nel Municipio IX il PD non si arrende

Nel Municipio IX il centrosinistra accusa il M5s di aver votato in maniera arbitraria la delibera sullo stadio. Lepidini (PD): "Atto nullo se non addirittura inesistente. Pronti a scrivere al Segretariato generale ed al Prefetto"

“Delibera nulla ed iter sulla pubblica utilità da riavviare”. La strategia dell'opposizione municipale per far saltare il banco regala ancora una mossa. Un colpo di coda  con cui si punta a coronare l'ostruzionismo messo in scena in aula consiliare. Già perchè adesso, visto che la seduta è durata più del dovuto, se ne contesta la legittimità.

DELIBERA INCONSISTENTE - A farsi portavoce di questa nuova mossa, Alessandro Lepidini, l'unico consigliere democratico a non aver votato neppure la prima delibera sullo stadio della Roma. “Con la pubblicazione sull’Albo Pretorio della deliberazione n.12/2017 relativa al parere sullo nuovo Stadio a Tor di Valle, il Municipio IX ha toccato il fondo avendo richiesto la pubblicazione di un atto nullo se non addirittura inesistente” va all'attacco il consigliere dem. “Un atto nullo perché adottato da un Consiglio privo delle prerogative per deliberare essendo abbondantemente superato il termine massimo della durata delle sedute (sette ore); in altri termini un atto votato da un collegio formato da privati cittadini (13), senza gli idonei poteri per deliberare, non rivestendo più quella pluralità di persone la qualità di Consiglio del IX Municipio”.

LA SECONDA CONTESTAZIONE - L'opposizione democratica,  espulsa dal Parlamentino di via Silone prima della votazione, prova a mettere in evidenza anche un altro aspetto. Alla lunghezza del Consiglio, “va aggiunta la variante in salsa grillina al gioco delle tre carte – ironizza Lepidini –  infatti alla delibera comunale inserita all’ordine dei lavori , è stata scientemente sostituita la delibera municipale di parere poi votata e ora  pubblicata nell’albo pretorio. Due aspetti – prosegue Lepidini – che da soli bastano a chiarire l’estrema gravità delle violazioni perpetrate domenica scorsa dalla maggioranza pentastellata”.

ITER DA RIAVVIARE - Sembrano questioni cavillose, burocratiche, che difficilmente scalderanno i cuori dei residenti. Tuttavia s'inscrivono i quella cornice di trasparenza e legalità che, più volte, è stata richiamata in aula consiliare. Ora però, la partita verrà giocata al di fuori delle mura municipali. "Saranno presentate le doverose opposizioni ad una delibera nulla o persino inesistente - promette Lepidini -  e visto il venir meno di qualsiasi organo di garanzia al IX Municipio, saranno inviate oltre al Segretariato Generale anche al Prefetto di Roma. E’ evidente che la nullità della delibera municipale di parere, impone necessariamente il riavvio di tutto l’iter perché il voto in Assemblea Capitolina è a questo punto viziato dall’assenza del richiesto parere del Municipio. Chissà però se a quel punto il proponente privato sarà ancora interessato”. 

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