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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Val di Perna: Nichi Vendola ad Agricoltura Nuova lancia la linea del centrosinistra

Serata di prove generali in vista della festa di SEL a Caracalla

“Sembra la chiusura di una campagna elettorale” esordisce il leader di Sel, acclamato da oltre un migliaio di persone. Ci sono famiglie, giovani, cittadini venuti da tutta Roma.

Nella splendida cornice della cooperativa biologica integrata più importante del centro Sud.
In un lembo di campagna, non distante dalla Pontina a da Trigoria. “arrivando non capivo bene dove stavo venendo stasera…quando ho visto un’automobile precipitata nel fossato, e la gente impolverata, che camminava, mi ha fatto venire in mente ‘con scarpe rotte eppur si va’ – esordisce visibilmente divertito Nichi Vendola - è un raduno di matti. Ma un raduno di matti felici. Ed era tanto tempo che non eravamo felici”

Il Presidente di SEL, ufficialmente giunto venerdì sera alla Coop Agricoltura Nuova per lanciare la festa del partito a Caracalla, è un fiume in piena.
 Ne ha per tutti, da Berlusconi a La Russa, dalla Moratti a Rotondi, personaggi che descrive come un “esercito di involontari comici”.

Apre ai grillini che sono “un fenomeno che ci riguarda, ragazzi con cui dobbiamo parlare” ma chiude drasticamente con l’impostazione comunicativa “la malaeducation alla politica che produce Beppe Grillo, con l’ integralismo nel suo linguaggio.

Lancia gli obbiettivi del centro sinistra “che non deve essere rappresentato dall’antiberlusconismo urlato, dalle bestemmie alla Beppe Grillo”.   E per vincere, ricorda come essenziale la sfida di  “mostrare che si può avere una cultura radicale, senza essere né estremisti né minoritari”.

Una cultura in antitesi con quella del berlsusconismo inteso come “meccanismo culturale che propone un’idea di libertà predatoria e proprietaria. Che devasta lo spazio dell’ interesse collettivo, distruggendo l’idea dei beni comuni”. E ribadisce “l’importanza  dei referendum,  importanti perché rappresentazione la prima occasione per ricostruire una cultura dei beni comuni”.

Una serata quasi estiva. Che i tanti simpatizzanti di SEL avranno sicuramente apprezzato.
E che è nata come occasione per lanciare la festa del partito a Caracalla. “Una festa che vuole essere una vetrina, realizzata in un posto prestigioso, carico di storia, dove per due settimane proveremo a coniugare politica, socialità cultura, arte, gastronomia, divertimento. Provando ad intrecciare iniziative di carattere culturale ed artistico” ricorda Massimo Cervellini, tra gli organizzatori della festa ,che definisce “un luogo di confronto. Aperto. Dove costruire una comunità ”,  in cui parlare di referendum, del Mediterraneo, di lavoro e di reddito.

 

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