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Discarica Falcognana: “C’è una svolta autoritaria, altro che democrazia!”

Il Presidio, ricordando che il tavolo tecnico di oggi è stato convocato senza la partecipazione dei cittadini, evidenzia ancora una volta la svolta autoritaria scelta dalle istituzioni

Gli accorati appelli dei tanti cittadini che si riconoscono nel Presidio No Discarica Divino Amore, non sono valsi a nulla. Il tavolo tecnico, convocato in maniera poco trasparente, che si sta svolgendo in giornata, non ha voluto accogliere le istanze dei residenti.

MANIFESTAZIONE DAVANTI AL MINISTERO - “Oggi è stato organizzato un tavolo tecnico sui rifiuti del Lazio e il presidio No discarica. Divino Amore per l'ennesima volta rimane fuori dall'incontro a cui da un mese chiede di partecipare – ricordano dal Presidio. Noi saremo davanti al Ministero dell'Ambiente dalle 16 in poi per far sentire la voce delle nostre istanze e continueremo a spostarci ovunque ci sarà un tavolo dal quale saremmo esclusi. Aspettiamo che il sindaco e l'assessore si pronuncino dichiaratamente sulla nostra partecipazione, assumendosi tutta la responsabilità politica del caso".

RICHIESTE INASCOLTATE - "Malgrado le reiterate richieste - prosegue il Presidio, ormai costituitosi in Associazione - stiamo aspettando da un mese una risposta, che non è mai arrivata. E' altresì inverosimile che oggi s'incontri un tavolo tecnico al quale non si parlerà del vero nocciolo della questione, ovvero della discarica di Falcognana, bensì del compostaggio. Almeno così vogliono farci credere.Insomma, il solito tentativo di depistaggio".

IL DEFICIT DEMOCRATICO - C’è poi un altro aspetto, che a fronte di una svolta autoritaria ed escludente delle istituzioni, non deve essere sottovalutato. "Va ricordato che attraverso l'azione del presidio le tensioni sociali causate dalla vicenda Falcognana sono state canalizzate e istituzionalizzate in un percorso di legalità – fanno notare i resiedenti che si riconoscono nel Presidio - Tuttavia, non sappiamo quanto i cittadini potranno reggere una situazione irrimediabilmente corrotta da comportamenti autoritari, che nella totale indifferenza ignorano le voci del dissenso che si sollevano dal basso. Altro che democrazia! Le istituzioni - conclude il presidio - abbiano il coraggio di dirci senza falsità lo stato dell'arte della vicenda, e misurarsi una volta per tutte dentro le nostre istanze.

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