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Sicurezza Laurentina, prosegue la protesta: "Le istituzioni ci ascoltano, ma non ci danno risposte"

Lungo via Laurentina sono stati sistemati 450 fantocci e 75 striscioni per chiedere di mettere in sicurezza la strada sia in fase di cantierizzazione che dopo, intevenendo su fossi e spallette. L'iniziativa prosegue anche martedì

Via Laurentina, da domenica, assomiglia ad un enorme allestimento artistico. Centinaia di pupazzi sono stati disposti lungo la strada. Sono i “laurentini”, e per la loro preparazione, si sono mobilitati i cittadini delle Cinque Colline che vogliono la messa in sicurezza dei cantieri ed una maggiore attenzione alla consolare.

LE ISTITUZIONI - Ci sono tanti striscioni, che affiancano questi fantocci insanguinati. Nel riicordare il numero delle vittime, dieci in 5 anni di lavori, chiamano le istituzioni alle proprie responsabilità . Dal Municipio alla Regione, senza dimenticare chiaramente il Comune e la Provincia, sono stati scritti, con la vernice rossa, tanti disperati appelli. “Noi con l’amministrazione abbiamo sempre avuto un buon rapporto – ci spiega Lorella Seri, Presidente del Comitato Cinque Colline – li abbiamo sempre considerati i nostri punti di riferimento, però da un anno e mezzo le nostre richieste non sono state più prese in considerazione”.

l'ASSENZA DI RISPOSTE - Ci sono circa 400 persone “al Patio”,  per il sit-in di Monte Migliore. Non male, se si considera che l'iniziativa si svolge di lunedì mattina. Tra i presenti, c'è Stefano Leprini, da tempo in prima linea nel chiedere più sicurezza nel quadrante. “Noi abbiamo la sensazione che ci ascoltino, ma che non ci sia la capacità di offrire risposte concrete –ribadisce Stefano Leprini – anche per questo abbiamo deciso di non partecipare allo scorso Consiglio tematico, dopo 4 o 5 incontri a cui, in Municipio, avevamo già preso parte. Avevamo intuito che la Provincia non ci sarebbe stata e quindi, col senno del poi, abbiamo fatto bene. Ed ora siamo qui, con 450 fantocci e 75 striscioni sistemati in 9 km di via Laurentina. Sembra quasi un’installazione artistica” commenta il cittadino.

SICUREZZA SUBITO - Per sistemare questi pupazzi, è stato necessario il lavoro di 5 o 6 squadre, compresa Trigoria. “La manifestazione andrà avanti anche domani. Poi, se non arriveranno risposte – promette Lorella Seri – ci saranno altre iniziative”. Le risposte, riguardano essenzialmente tre temi. “Vogliamo la messa in sicurezza degli attuali cantieri. Ci sono zone dove la segnaletica stradale è sparita e non si capisce quali siano le corsie – ricorda Leprini – poi vogliamo sapere cosa intendano fare con le piccole strade di quartiere che si immettono sulla Laurentina, ormai una strada ad alto scorrimento, transitata da molti mezzi pesanti. Dunque vogliamo che siano messi in sicurezza gli accessi dalle varie stradine”.

ALTRI INTERVENTI NECESSARI - C’è poi un terzo aspetto che sta molto a cuore ai residenti. “Ci chiediamo cosa accadrà quando i cantieri saranno ultimati. In via del Fosso Radicelli, dove confluisce un piccolo bacino idrografico – osserva sempre Leprini - non è stata prevista nessuna opera  di incanalamento delle acque. E’ da quando ero bambino che quando piove, lì si allaga la strada e continuerà ad accadere perché non è stato previsto nulla per porvi rimedio. Poi c’è un’altra questione: la Laurentina corre quasi interamente sotto il piano campagna e stanno cominciando a franare i versanti, com’è già accaduto quest’inverno. Dove sono i progetti per metterli in sicurezza?” conclude il cittadino. Tante domande, accomunate da un unico desiderio: rendere sicura via Laurentina anche nel tratto successivo a Trigoria. In quelle ormai famose Cinque Colline dove purtroppo, in 5 anni, sono arrivate poche risposte e troppi incidenti.

Sicurezza Laurentina: sit-in e richieste

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