Riserva Laurentino Acqua Acetosa: il sogno di un parco sostituito da una baraccopoli
L'area verde che si vorrebbe trasformare in un parco, continua ad essere dimenticata dalle istituzioni. I residenti intanto denunciano l'ennesimo formarsi di un insediamento abusivo
La trasformazione della Riserva del Laurentino Acqua Acetosa in un vero e proprio parco è un tema di cui si dibatte da molti anni. In attesa che il perimetro, come richiesto, passi dagli attuali 150 ettari ai futuri 250, resta da risolvere il problema della sua attuale gestione
LA BARACCOPOLI - L’area verde, situata tra Papillo e Laurentino, finisce spesso con il trasformarsi in una baraccopoli. Da due settimane i cittadini stanno provando a segnalare che stante "una situazione di generale degrado, alcune persone senza fissa dimora hanno costruito e stanno continuando ad ingrandire un insediamento". Secondo la segnalazione del cittadino la tendopoli è visibile anche dalla Ferratella (via Quasimodo) oltre he da via Silone (Laurentino). Tuttavia, nonostante le richieste, le condizioni in cui vivono quelle persone e lo stato in cui versa l'area, non sembrano conoscere miglioramenti.
LA SITUAZIONE ATTUALE - Il signor Maurizio, un residente della zona, lunedì 24 ottobre è tornato a rivolgersi alle istituzioni compententi per sottolineare che "l'accampamento in questione sta diventando giorno dopo giorno sempre piu' grande. Se non si interviene al piu' presto - ha evidenziato il cittadino - sara' molto difficile poi riuscire a bonificare l'area".
IL DESTINO DELLA RISERVA - Nel corso degli ultimi anni più volte è stata affrontata la questione della riqualificazione della Riserva. Anche in funzione di farne un parco. Ne ha discusso sia il Municipio IX durante l'amministrazione Santoro, sia la Regione Lazio governata da Zingaretti. La mancata delocalizzazione degli autodemolitori, non sembra tuttavia facilitare il processo di rigenerazione dell'area verde. Per ora la riserva, gestita da RomaNatura, resta inutilizzabile.
