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Laurentino: sulla trasformazione del diritto di superficie, ottenuti 8 mesi di proroga

Novità importanti, per centinaia di romani che vivono a Laurentino 38. E' stata ottenuta un proroga per il pagamento dell'importo necessario ad acquistare la propria abitazione

Centinaia di residenti nelle cooperative del Laurentino 38, sono riusciti ad ottenere un’importante proroga. Approvata pochi giorni fa in Consiglio Comunale, grazie all’interessamento trasversale dei consiglieri  Gianluca Quadrana (Lista Rutelli) e Ludovico Todini (Pdl) la proroga consentirà di non versare subito la cifra necessaria per trasformare il diritto di superficie, nelle case dove i residenti abitano, in diritto di proprietà.

La proroga. “Slitta così la scadenza del 25 luglio 2012, prevista dalla Delibera n° 55 del 25 luglio 2011, che prevedeva una riduzione del 20% dell’importo della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, entro e non oltre 1 anno dalla data della Delibera – ci spiega Maurizio Filipponi, portavoce del Consiglio Fonte Laurentino Ostiense – La riduzione (per la durata del secondo anno) scende al 10% per azzerarsi a partire dal terzo anno. Ma questo non ci riguarda, al momento, perché si proroga di 8 mesi la scadenza del primo anno”. Quindi, per i prossimi 8 mesi, lo sconto da applicare per acquisire il diritto di proprietà, rimarrà del 20 %.

Prosegue il confronto. La proroga consente di continuare il confronto con la Commissione Tecnica istituita presso l’Assessorato di Corsini che coinvolge: Assessorato, Uffici Tecnici del Dipartimento, Risorse per Roma e Consiglio di Quartiere Laurentino Fonte Ostiense, per la definizione delle aree, dei conteggi, della documentazione da noi richiesta al Comune. In definitiva siamo soddisfatti – chiarisce Filipponi – perché così c’è il tavolo della Commissione tecnica che continua ad essere aperto. E noi, con questa proroga, avremo altro tempo per lavorare. Fermo restando che, nella Delibera 55/2011 – quella in cui si parla delle percentuali di riduzioni – noi non dovevamo proprio esserci”.

Le aree da scomputare. E questo perché – conclude Filipponi – per Laurentino si provvederà in un secondo tempo a definire i costi, magari con un’ulteriore Delibera, in quanto i costi da considerare, sono ancora oggetto di discussioni, per il discorso sul conguaglio - che alcuni dovrebbero prima pagare – e per lo scomputo di aree erroneamente considerate”, il cui taglio abbasserebbe il quoziente su cui si calcola l’importo da versare.

Una situazione intrigata, dalla forte connotazione burocratica, dunque non semplice da decriptare. Quello che conta, per ora, è che si è ottenuto un’altra proroga e ci sarà più tempo, per dirla con Filipponi, “per lavorarci sopra”.


 

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