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Formula E ancora all'Eur? "Abbiamo già dato, grazie"

Delusione tra i residenti: "Non hanno ascoltato le nostre richieste"

A meno di 24 ore dal termine dell'E-Prix di Roma, è possibile trarre i primi bilanci. L'approdo della Formula E nel quartiere progettato per l'Esposizione Universale del '42, è stato sicuramente suggestivo. Più di trentamila persone si sono recate all'Eur, mostrando di apprezzare l'evento. Ma a distanza di qualche ora, quando le transenne transenne, i box e le tribune saranno definitivamente smontate, il quartiere tornerà alla normalità. Riprenderà cioè a confrontarsi con i problemi che lo caratterizzano.

Un quartiere paralizzato

Qualcuno aveva provato a segnalarlo. I gruppi dell'opposizione municipale ed anche quelli che, in Municipio IX, non hanno rappresentanza. Come Rifondazione Comunista che nei giorni che hanno precedetuo l'evento ha provato ad esprimere le proprie perplessità con volantinaggi davanti alle stazioni metropolitane. " La Raggi e l’assessore Frongia hanno anche dimenticato che l’EUR è il principale Centro Direzionale di Roma, dove ogni giorno affluiscono decine di migliaia di lavoratori e vivono altre migliaia di persone, che vedranno sconvolta la propria vita da transenne, strade chiuse, divieti di circolazione, tribune, stand, blocchi, per giorni e giorni prima e dopo l’evento, per non parlare dell’invasione dei TIR – si legge nel volantino - A chi giova tutto ciò? Non a Roma né ai romani".

Aspetti positivi e negativi

Alcune criticità erano state espresse anche dai Verdi. "Lo sviluppo del motore elettrico, se unito alla crescita delle energie rinnovabili, è un passo fondamentale per salvaguardare il nostro futuro: ben vengano anche gli eventi sportivi per promuoverlo, ma la collocazione all'interno dell'EUR lascia perplessi" osservano Calcerano e La Bella, portavoce romano e responsabile urbanistica del partito.  "Non abbiamo difficoltà a dare atto che gli organizzatori della Formula E hanno realizzato alcuni interventi infrastrutturali positivi – ammettono gli ecologisti –  come la riapertura del sottopasso sulla Colombo. E' anche vero che per realizzare il circuito sono stati tagliati alberi di prima grandezza e si sono creati notevoli disagi alla cittadinanza".

La voce dei residenti

A sentire i residenti, l'evento non è stato all'altezza delle aspettative. Chi vive nei quartieri limitrofi ha arricciato il naso per l'evidente contraddizione tra le strade colabrodo del Municipio e quelle perfettamente lisce del circuito. Ma anche chi abita nel cosiddetto Pentagono si è dichiarato deluso. "I commercianti di viale Europa hanno lamentato una perdita secca – lamenta Paolo Lampariello, dell'Associazione Ripartiamo dall'Eur – e sinceramente mi chiedo chi abbia beneficiato di questi 20 milioni di indotto. Per quanto riguarda i residenti, probabilmente l'unica cosa positiva è che venerdì abbiamo potuto passeggiare per la Colombo in totale sicurezza, visto il dispiegamento delle forze dell'ordine". Il resto però sono note dolenti.ù

Lo scarso coinvolgimento

"Noi avevamo chiesto di essere coinvolti in ogni fase dell'organizzazione perchè, conoscendo il territorio, avremmo potuto offrire un contributo. Invece siamo stati informati sempre a decisioni prese. Pertanto il quartiere è rimasto con i suoi problemi: l'ordinanza antiprostituzione non è stata eseguita, i marciapiedi sono in gran parte rimasti in pessime condizioni e così anche le alberature. Avevamo inoltre chiesto di ridurre l'impatto delle manifestazioni sportive nel quartiere e nemmeno quello ci è stato concesso, visto che la settimana scorsa se n'è svolta un'altra che ha paralizzato l'Eur".  Un bilancio negativo. "Come associazione Ripartiamo dall'Eur – conclude Lampariello – pensiamo che il Comune dovrebbe ascoltare i residenti, ma continua a non farlo. Vogliono solo sfruttare i cittadini. Se le cose stanno così, allora pensiamo che Roma Capitale, per la prossima edizione, possa già cominciare a cercare un'altra sede per la Formula E".

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