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Laurentino: il filobus è una soluzione che non piace

Tante le voci contrarie ad un'opera di dubbia utilità sul filobus in via Laurentina. I comitati e le associazioni esprimono le loro posizioni

La questione del Filobus in via Laurentina, è un tema di cui si è dibattutto a lungo.

Come per il corridoio Eur- Tor de’ Cenci, il progetto gemello che, attraversando la Pontina, avrebbe collegato l’ultima borgata dell’Agro Romano al più noto pentagono dell’Esposizione Universale Romana, non sono mai mancate le critiche.

Tuttavia, una differenza sostanziale tra i due progetti, va registrata. Il primo, non si è fatto. Il secondo, invece, è in corso d’opera. Tra qualche difficoltà.

“C’è un problema fisico di attraversamento e  di restringimento delle corsie che,  protaendosi per 5 mesi, creerà, in settembre, un caos assoluto – spiega Maurizio Filipponi, del Consiglio di Quartiere Fonte Laurentino Ostiense – inoltre questo filobus, arrivato all’altezza di via dell’Umanesimo, esce dalla sede protetta, abbassa le antenne e diventa un autobus di 12 metri, con evidenti problemi di imbottigliamento per le altre vetture”.

Un altro motivo di preoccupazione è dato dall’annullamento di uno dei punti cardine del progetto: il cavalcavia sul raccordo anulare. “Si trattava di un’opera necessaria, fondamentale, perché avrebbe permesso l’attraversamento del G.R.A. da parte del filobus – spiega Andrea Gargano, coordinatore del circolo PD di Laurentina – ma ci sono stati ritardi sui lavori da parte di Caltagirone, ed i costi sono lievitati. Adesso non si farà più. Ma se Caltagirone  avesse incominciato per tempo – conclude Gargano – ce l’avrebbe fatta. Invece ora il comune non ha la disponibilità economica per coprire la differenza di costi e senza cavalcavia  i lavori del filobus sono inutili, rispetto al progetto iniziale.

"Noi avevamo proposto – chiarisce Filipponi – quando originariamente pensavamo che si sarebbe costruito il ponte, una metropolitana che arrivasse fino a Trigoria, ove realizzare un parcheggio di scambio”. Un progetto tanto ambizioso quanto interessante.

“La nostra proposta consisteva nel realizzare, dove finiva la metropolitana, un trenino leggero che arrivasse sino a Latina, passando per Pomezia, Ardea, Torvaianica, mettendo in comunicazione zone costiere e quindi in grado di fornire un servizio utilissimo soprattutto d’estate. Il collegamento con Pomezia, infine, scaricando il traffico sia via Pontina e via  Laurentina, avrebbe, garantito un’alternativa importante ai pendolari”.

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